
“Pellegrini di speranza” è il titolo del Giubileo 2025, che il Papa ha inteso celebrare per fare spazio alla speranza in tempi in cui la parola speranza sembra quasi dimenticata. Molti oggi guardano al futuro con scetticismo nei confronti di qualsiasi opzione di felicità, ma il Giubileo intende impegnare le persone nel trasmettere segni di speranza; di pace; di trasmissione della vita; di sensibilità verso gli esclusi, gli ultimi, i carcerati; verso i giovani imprigionati in vecchie e nuove dipendenze; verso gli anziani. In occasione dell’Evento che si celebra martedì 4 febbraio presso la Cattedrale di San Giusto, è stato chiesto ad un gruppo di artisti di interpretare con il loro linguaggio contemporaneo, alcuni di questi segni di speranza. L’esito è rappresentato da una serie di opere che interpretano una speranza che punta a ricostruire una fiducia nei confronti della fede; delle relazioni interpersonali; nei rapporti internazionali; nella promozione della dignità di ogni persona; nel rispetto del Creato. Papa Francesco ha dato alla Bolla pontificia di indizione del Giubileo 2025 il titolo “La speranza non delude”. Anche l’arte non delude e in questo frangente, attraverso la pittura, la fotografia e l’installazione, hanno fissato dei segni volendo immaginare che sia possibile ancora coltivare e investire sulla speranza. Una speranza concepita come forza di costruire con passione una realtà nuova, una speranza di fiducia, per una vita buona, giusta e in pace. Con la consapevolezza che bisogna sperare, ma la speranza va pure costruita.
Franco Rosso