Festa Sacro Cuore di Gesù - Domenicale di San Giusto

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La festa del Sacro Cuore è sempre celebrata con cura e partecipazione dalla comunità che vive nella Parrocchia di via del Ronco: non solo perché al Cuore di Gesù è consacrata la Chiesa, ma anche perché, alla scuola dei Gesuiti, molte persone hanno potuto avvicinarsi alla sua devozione attraverso la offerta della propria giornata, secondo le intenzioni del Papa e dei Vescovi, mensilmente indicate, e hanno anche seguito le alterne vicende di questa devozione nella Chiesa dai tempi di larga ed entusiastica partecipazione, a fasi di perplessità forse indotte da forme discutibili con cui talora si era manifestata.

Ai giorni nostri, nel percorso sinodale in svolgimento, si nota l’orientamento a valorizzare, da un lato, l’accostamento alla fede attraverso le diverse forme di mediazione di cui Dio si è sempre avvalso sin dal Primo Testamento,  dall’altro, a tener desta la attenzione al pericolo sempre presente di sentire Dio “così trascendente, così puro di nome e di figura da apparire una parola vuota” (Karl Rahner) e di essere tentati perciò di considerare le mediazioni e i mediatori  (avvenimenti, strutture o persone) non come strumenti, ma come fini,  a tal punto che la stessa Chiesa che si frequenta o addirittura il movimento cui si aderisce, vengono talora visti non un mezzo di salvezza tenuto nelle mani di Dio, ma un fine assolutizzato.  Discende da ciò l’insistenza del Sinodo a ritrovare il desiderio di una conoscenza e di una relazione costante con Cristo Gesù nella sua divina umanità, attraverso cui Dio stesso si fa conoscere.

Eppure questo avvicinamento interiore che smuove mente e cuore non è sempre agevole, ciascuno è chiamato a ricercarlo in modi e con strumenti diversi, rinnovando la richiesta rivolta a Gesù: “Insegnaci a pregare!”

Per molti, in questa ricerca, la devozione al Sacro Cuore è stata illuminante, perché in esso si onora e si comunica il centro segreto e misterioso da cui promana la sua persona interiore e lo si rende in un certo modo visibile, se ricondotto a quel cuore infinito eppur concreto che coinvolge il nostro, sempre alla ricerca di ritrovare tutto in uno, forse riuscendo a vederlo con gli occhi dello spirito nel Suo cuore multiforme umano e Uno divino.

Perciò la figura del Cuore, nelle sue diverse declinazioni, è simbolo non rappresentazione o immagine, simbolo, che in sé tiene insieme il corporeo naturale e lo spirituale, l’umano e il divino, il finito e l’infinito, il Crocifisso e il Risorto.

In questo spirito si è celebrata in modo solenne e festoso a un tempo, allietata dall’ accompagnamento musicale dei nostri cantori, guidati da Matteo Calucci, la Messa di venerdì 7 giugno sera, illuminata dalla presenza e dalla Parola del nostro Vescovo Enrico. Nella omelia egli ha voluto ricordare i fondamenti biblici del richiamo al Cuore e anche il ruolo determinante avuto da Santa Margherita Maria Alacoque, dal gesuita S. Claudio de la Colombière nella diffusione del culto del Cuore i Gesù, sintesi espressiva di un amore infinito e personale da cui dobbiamo lasciarci raggiungere nella certezza che in esso c’è posto per tutti, per cui dovremo guardarci dal pensare che sia solo per noi, per la nostra parte, mentre quel Cuore è trafitto anche per coloro che non lo conoscono ancora o per quelli che lo respingono.

Nella particolare occasione è stata data notizia della prossima destinazione al Centro card. Schuster a Milano del nostro Padre Luciano Larivera che così, però, ci priva di una essenziale presenza culturale in dialogo costante con la città e anche del calore umano e sapienziale delle sue omelie e dei suoi rapporti umani caldi e semplici. Nel ringraziarlo ci siamo stretti attorno a Padre Giovanni La Manna che, compatibilmente con i gravosi impegni alla Caritas diocesana, assicura sempre la feconda presenza tra noi, assieme a padre Silvio Alaimo, padre Florio Quercia e al padre Federico Parise che ci ha portato una ventata giovanile non solo per la età, ma soprattutto per lo stile e gli spunti innovativi del suo operare, in particolare tra i bambini e i giovani.

La festa del Sacro Cuore è continuata sabato con una serata di spiritualità e musica offerta dal coro gospel Soul Diesis e domenica con la Messa festiva, celebrata alle 11.00 in Villa Ara, cui è seguito un incontro conviviale offerto dalla Parrocchia e da liberi contributi gastronomici, dando ancora una volta prova che la nostra è una comunità viva!

Franco Richetti


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