Mercoledì 12 giugno la famiglia francescana di Trieste (frati, suore e laici) ha vissuto un intenso momento di preghiera insieme a molti fedeli devoti a Sant’Antonio di Padova.
Ci siamo ritrovati nella chiesa di Santa Maria Maggiore per celebrare la Messa in onore del Santo (animata da un bel coro di voci), al termine ci siamo incamminati in processione, accompagnati da una sua preziosa reliquia – portata dai frati conventuali della chiesa di San Francesco – lungo le stradine pedonali fino a giungere nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso, comunemente chiamata Sant’Antonio Vecchio, dove ci attendeva il nostro Vescovo Enrico Trevisi.
Il percorso della preghiera itinerante prevedeva tre tappe davanti a tre edicole devozionali: la prima dedicata a Sant’Antonio, di fronte alla chiesa di San Silvestro, la seconda in via dei Capitelli, dedicata a Maria, la terza all’incrocio con via Cavana dedicata a Gesù Crocifisso.
Sono stati letti tre brani del Vangelo e letture che spiegavano i segni con i quali viene spesso raffigurato Sant’Antonio e cioè il giglio, il libro del Vangelo, il Bambino Gesù, la fiamma accesa.
L’ultimo tratto di strada lo abbiamo percorso pregando in silenzio, tra le persone sedute ai tavolini dei tanti locali all’aperto… qualcuno al passaggio di questo “inusuale corteo” si faceva il segno della croce, oppure interrompeva il brindisi per seguirci con lo sguardo.
Il silenzio si è rotto quando siamo entrati in chiesa, nella penombra della sera, cantando il canone “Dona la pace Signore a chi confida in Te” Quanto bisogno abbiamo della Sua Pace!
Qui, insieme al nostro Pastore abbiamo celebrato il Transito, cioè la morte del Santo di Padova, un amico di Dio, un autentico fratello e seguace di San Francesco che continua a intercedere per ciascuno di noi presso il Padre.
Patrizia Cavalli