A Trieste nell’atrio della Camera di Commercio Venezia Giulia Trieste e Gorizia, è stata inaugurata la mostra d’arte sacra contemporanea “L’Arte Immagina la Speranza”. Organizzata dall’Associazione Studium Fidei, l’esposizione rientra nel percorso culturale verso il Giubileo del 2025, ponendo l’accento sul tema della speranza.
L’evento riunisce le opere di un gruppo eterogeneo di artisti, tra cui Akis, Franca Batich, Patrizia Bigarella, Raffaella Busdon, Aida Cartagine, Lauren Crossman e molti altri, tutti impegnati a esplorare il tema della speranza attraverso linguaggi espressivi diversi. Ogni artista contribuisce con uno stile personale, offrendo al visitatore una pluralità di visioni e di riflessioni sul concetto di speranza in un contesto moderno e complesso come quello attuale. La mostra, curata da Franco Rosso, si propone come un percorso visivo e spirituale che invita il pubblico a interrogarsi sui segni di speranza nella propria vita e nel mondo che ci circonda.
“Ai sedici artisti è stato chiesto di interpretare creativamente il tema del Giubileo e, quindi, il concetto di speranza. Attraverso visualizzazioni, costruzioni e fotografie hanno immaginato che sia ancora possibile ritrovare la fiducia nella società, nelle relazioni personali e nell’affermare la dignità di ogni essere umano. E hanno saputo anche cogliere l’incanto di fronte all’immensità della natura, il che di per sé è un segno di speranza e di fiducia in Dio nell’auspicare una vita buona, giusta e in pace”. [Franco Rosso, Curatore della Mostra]
Aperta al pubblico dal 7 al 21 novembre 2024, la mostra è accessibile nei seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 8 alle 17, mentre martedì, giovedì e venerdì dalle 8 alle 15. L’iniziativa vuole essere anche un’occasione di dialogo e confronto, non solo per gli appassionati d’arte, ma per chiunque senta l’urgenza di cercare significati più profondi in un’epoca spesso segnata dall’incertezza.