Tra il 26 e il 28 agosto del 1944 a Santa Maria sopra Minerva a Roma, nascono le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani).
Nasciamo dopo il fascismo, che aveva proibito la libera associazione. Nasciamo dopo la guerra, con il suo portato di devastazioni e macerie. Nasciamo dalla resistenza, che aveva sostenuto e animato il desiderio di una vita giusta in un paese libero. Nasciamo dal sogno di donne e uomini che credevano fermamente nella democrazia e nella repubblica. Nasciamo dal lavoro e dall’impegno delle nostre madri e padri costituenti.
Nasciamo a Roma, ma poi lungo il 1945 gemmiamo e germogliamo in tutto il paese, diventando, nel tempo, ciò che siamo: una associazione di uomini e donne che credono e voglio esserci nei territori diversi che abitano e rendono unico il nostro paese.
Siamo il piccolo circolo di periferia; siamo la sede provinciale e gli sportelli a cui le persone chiedono di tutto; siamo nelle strade e nelle piazze; siamo nelle tante attività che ogni giorno animano le nostre sedi; siamo i volti dei soci e dei volontari; siamo nella musica, siamo nella terra e vicini alle fragilità; siamo nella formazione; siamo dentro le risposte ai diritti inespressi; siamo dentro l’indignazione che si fa proposta; siamo nei cammini per la pace; siamo accanto alle famiglie. Siamo questo e molto altro ancora.
Abbiamo attraversato la storia del nostro paese contribuendo, nel tempo, alla sua realizzazione. Lo abbiamo fatto da credenti consapevoli del proprio compito nello spirito della fede incarnata. Continuiamo ad esserci per ascoltare e rispondere con azioni di giustizia alle disuguaglianze che abitano ancora oggi la vita delle persone.
Ed oggi siamo arrivati agli ottanta anni! Un compleanno, un momento di festa e l’occasione per fare sintesi di una storia importante, con il desiderio di riprendere in mano, partendo da quelle radici, il senso del nostro essere associazione, viva nel presente e proiettata verso il futuro.
Per queste ragioni riteniamo che l’80° debba accogliere e contenere tutta questa molteplicità, che è ricchezza e bellezza per tutti. L’abbiamo festeggiato al teatro della Conciliazione a Roma, ripercorrendo il senso e il significato del nostro agire, attraverso uno spettacolo teatrale che ha offerto uno sguardo illuminato sulle pietre fondative della nostra azione sociale e politica di ieri e di oggi. Il nostro personale contributo al bene comune, senza alcun intento autocelebrativo, ma con la volontà ed il desiderio di esprimere i nostri tanti talenti: dalla compagnia teatrale, alla band musicale, alle memorie e le testimonianze. Lo festeggeremo anche lungo tutto il 2025, ricordando ciò che siamo nei diversi luoghi che abitiamo: in Italia e all’estero. Dando voce, in questo cammino, alle diverse anime che compongono il mondo aclista.
Erica Mastrociani