Il Seminario Diocesano Missionario Redemptoris Mater di Trieste, aperto nel 2010 ed eretto con decreto ufficiale nel 2011, conta con 17 presbiteri ordinati fino ad oggi. Tra di essi 11 svolgono il loro servizio pastorale nella diocesi di Trieste, due sono stati inviati fidei donum alla diocesi di Udine e tre invece sono già partiti per la missione in diverse parti del mondo: uno in Etiopia, uno in Giamaica ed uno in Costa Rica.
Il Seminario Internazionale Redemptoris Mater nasce da un’ispirazione di san Giovanni Paolo II e degli iniziatori del Cammino Neocatecumenale, Kiko Arguello e Carmen Hernandez, per la formazione di presbiteri missionari che accompagnino e sostengano la Nuova Evangelizzazione dell’Europa e di tutto il mondo. Il seminario Redemptoris Mater accoglie le vocazioni sorte all’interno delle comunità che percorrono l’itinerario di iniziazione cristiana del Cammino Neocatecumenale.
La specificità del Seminario Redemptoris Mater è la formazione missionaria, per questo ha come sua caratteristica peculiare l’apertura ad una dimensione multiculturale mediante la convivenza di seminaristi provenienti da diverse nazioni. Perciò viene eretto con uno statuto proprio che tiene conto della missionarietà delle vocazioni al sacerdozio: i presbiteri ordinati, dopo un tempo di servizio all’interno della diocesi e in accordo con il vescovo, possono mettersi a disposizione della Chiesa universale per la Nuova Evangelizzazione.
Attualmente il seminario ospita 11 seminaristi provenienti da diverse nazioni: Italia, Slovenia, Croazia, Ecuador e Polonia. Il percorso di formazione prevede il corso di studi di Primo Ciclo per il titolo di Baccalaureato in filosofia e teologia di 6 anni, ai quali vengono aggiunti un tempo di circa due anni di esperienza missionaria prima dell’ordinazione diaconale. Ad oggi, uno degli undici seminaristi è in missione in Olanda, in aiuto ad un presbitero e a delle famiglie inviate Missio ad Gentes in una delle zone dell’Europa ormai scristianizzata.
Il Seminario Redemptoris Mater è sostenuto interamente da donazioni particolari suscitate dalla Provvidenza in coloro che, colpiti da quest’opera di Dio e coscienti della sua importanza per questa società e questo mondo, donano con gioia e incoraggiano la sua continuazione.
don Marcos Rivas