Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2025

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Settimana_2025
"Credi tu questo?" da sabato 18 a domenica 25 le iniziative legate alla Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani segno di amicizia e collaborazione tra le chiese cristiane di Trieste.

Se l’anelito all’unità dei credenti in Cristo è contenuto già nella preghiera di Gesù nel Getsemani “perché tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21), la “settimana ecumenica” è ormai una tradizione ultracentenaria, la sua realizzazione come oggi la conosciamo è costante dal 1968: la commissione teologica del Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC), composta da rappresentanti cattolici e di ogni chiesa, prepone un tema che viene poi declinato ogni anno da un gruppo di chiese locali, quest’anno quello delle Marche.

Questo 2025 è un anno importante, tra le altre cose, anche per il 1700° anniversario del Concilio di Nicea (325), il primo Concilio Ecumenico, convocato dall’imperatore Costantino pochi anni dopo l’editto di Milano del 313 in cui la religione cristiana viene accettata nell’Impero Romano. In quello storico evento “dei 318 padri” (secondo il tradizionale numero dei servi di Abramo), vennero concordate alcune pietre miliari tutt’ora fondanti la comunità dei credenti, la più importante di tutte è senz’altro la professione di fede in Cristo come “della stessa sostanza” del Padre. “Consustanziale” (Homoousios) significa credere che Gesù è “Luce da Luce, Dio vero da Dio vero”, e che la sua Passione è l’evento che ne rivela la profonda verità: Dio ci ama come Gesù ci ha amato, fino in fondo. La fede in lui, Risurrezione e Vita, unisce anche oggi i cristiani di tutte le confessioni.

Il verso scelto per le meditazioni, “Credi tu questo?” (Gv 11,26), è la domanda che Gesù rivolge a Marta prima di riportare alla vita il fratello Lazzaro. Una domanda che viene posta ai credenti di ogni tempo: crediamo che Gesù è Signore della vita e che chiunque crede in lui non morrà in eterno? Ritrovarci come chiese cristiane, anche qui a Trieste, attorno a questa domanda, e dare assieme la risposta del “Credo” che a Nicea (e poi a Costantinopoli nel 381) i nostri padri diedero significa rivivere quell’unità che non è solo fraternità ma anche adesione a Lui. L’unità della Chiesa è l’unità intorno a Cristo.

Le chiese cristiane della nostra città hanno un lungo passato di amicizia e collaborazione che trova nella Settimana Ecumenica l’occasione di esser celebrata e rinvigorita: avremo il momento centrale nel Culto Ecumenico Cittadino lunedì 20 alle 18 presso la Chiesa ortodossa greca in Riva III novembre con il nostro Vescovo Enrico e tutti i Pastori; e in ogni giorno tra il 18 e il 25 un evento che declina i vari aspetti della vita delle chiese: il servizio ai poveri (pranzo ecumenico domenica 19), lo studio biblico a due voci (martedì 21), la preghiera di Taizé (mercoledì 22), una tavola rotonda sul Concilio di Nicea (giovedì 23, con il Vescovo Ortodosso Athenagoras, il teologo cattolico don Sergio Frausin, il pastore luterano Andrei Popescu), la rassegna corale ecumenica (venerdì 24) ed il cineforum (sabato 25). Tutti i dettagli nella locandina qui sotto.

Auspichiamo che queste occasioni aiutino tutti noi cristiani, riconoscendo le comuni radici, a vivere il Vangelo che ci unisce, come profezia in un mondo lacerato da guerre e particolarismi, nel quale essere testimoni di unità.

 don Valerio Muschi
delegato ecumenico diocesano

Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2025


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