Un posto coperto dove far sostare le persone migranti e rifugiate, che altrimenti starebbero in strada. Un posto dove trovare delle poltrone per riposare, delle bevande calde, delle prese per ricaricare il cellulare, assistenza sanitaria, informazioni legali, ma soprattutto volontari e volontarie che accolgono e orientano. È questo lo scopo di , uno spazio sito in via Udine 11, al terzo piano di un locale messo a disposizione dalla , che con l’associazione e il sostegno di ha progettato quest’iniziativa presentata oggi, mercoledì 19 febbraio, nella Sala Piccola Fenice di via San Francesco d’Assisi alla presenza del vescovo di Trieste, mons. , del presidente di Donk e del rappresentante di UNHCR-Agenzia Onu per i Rifugiati .
Si tratta di un servizio che sarà aperto tutti i giorni dalle 19:00 alle 7:30; all’inizio potranno essere accolte una settantina di persone, ma il numero come gli orari potranno variare a seconda delle esigenze.
L’iniziativa al momento non gode di sovvenzioni pubbliche né di convenzioni con soggetti pubblici ma è supportata da un prezioso contributo della e confida nella partecipazione generosa della società civile.
«Quello che presentiamo oggi – ha detto – è un tassello della grande mappa della solidarietà che già è presente e che vogliamo incrementare e che spazia in tutte le direzioni della sofferenza e delle povertà materiali e spirituali. Papa Francesco lo scorso luglio a Trieste ci ha detto: “Siamo chiamati a essere profeti, testimoni del Regno di Dio, in tutte le situazioni che viviamo, in ogni luogo che abitiamo”. Raccogliamo questo compito anche attraverso questa nuova iniziativa. E aggiungo che ne faremo altre per supportare un volontariato / una carità che sempre più sia coinvolgente, espressione di cuori che non si tirano indietro. Dentro una passione che unisce chi è motivato dall’amore di Cristo a chi ha altre motivazioni, ma condivide la necessità di unire sforzi, intelligenza, risorse e tempo per i fratelli in difficoltà. Faccio ancora appello perché tanti uomini e donne di buona volontà aderiscano a questo progetto, che vuole essere portato avanti con l’apporto di tutti, di persone, associazioni, volontari, fondazioni che si ritrovano uniti nella necessità di riconoscere dignità a chi è povero e migrante e giunge a Trieste dalla Rotta Balcanica».
«La presenza di Donk HM odv all’interno di Spazio11 — ha detto il presidente — permette di dare una risposta immediata e professionale alle necessità sanitarie di tutti coloro che si trovano nella condizione di non avere un posto dove ripararsi nella notte. I nostri volontari e le nostre volontarie hanno dato una risposta massiccia e positiva nel mettersi a disposizione anche nelle ore serali e notturne per garantire agli operatori in loco il supporto medico più adeguato e garantire a tutti il Diritto alla salute. Ogni giorno ci impegniamo per costruire un mondo in cui solidarietà, amore per il prossimo e pace siano davvero valori condivisi da tutti per costruire un futuro più giusto e inclusivo. Per noi “cura” significa avere rispetto per la dignità e per il benessere di ogni persona».
«UNHCR–Agenzia ONU per i Rifugiati — ha detto — ha contribuito allo sviluppo del progetto e fornirà supporto tecnico tramite formazione dei volontari e del personale impegnato nel centro con particolare attenzione all’identificazione delle persone vulnerabili. In aggiunta UNHCR fornirà alle persone ospiti del centro informazioni sul diritto di asilo e sulla procedura in Italia».