Overshoot Day: quest’anno per l’Italia è stato il 6 maggio

Il calcolo è realizzato dalla Global Footprint Network, organizzazione di ricerca internazionale: l'annuncio ogni 5 giugno, Giornata mondiale dell'ambiente

 

Il 24 maggio ricorre il decimo anniversario della pubblicazione dell’Enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco, ma in questi primi mesi del 2025 sembra che tutti gli insegnamenti che ci ha lasciato stiano lentamente svanendo, come la nebbia ai primi tepori mattutini.

Prendiamo, ad esempio, l’Overshoot Day (Giorno del Sovrasfruttamento della Terra): sappiamo cosa significa? È la data in cui l’umanità consuma tutte le risorse naturali che il pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Da quel momento in poi, viviamo “a credito ecologico”, sfruttando risorse che la Terra non riesce a rinnovare nello stesso periodo. E tale data è variabile nazione per nazione. Per l’Italia, quest’anno, l’Overshoot Day è coinciso con il 6 maggio, con un anticipo di 13 giorni rispetto al 2024, quando si era verificato, invece, il 19 maggio. Ciò significa che stiamo consumando troppe risorse e a un ritmo sempre più insostenibile. Negli ultimi due anni, l’Italia ha anticipato di quasi due settimane il proprio Overshoot day: se nel 2022 e nel 2023 la data era coincisa con il 15 maggio e già l’anticipo del 2024 non era rassicurante, quest’anno la situazione pare ancora più preoccupante. Altro che invito a “cambiare i nostri stili di vita”!

L’Overshoot Day viene calcolato dal Global Footprint Network confrontando due indicatori principali. Il primo è la “biocapacità del pianeta”, cioè la capacità della Terra di rigenerare risorse naturali (come acqua, suolo fertile, foreste, pesca) e di assorbire i rifiuti, in particolare le emissioni di CO₂. Si misura in ettari globali (gha) per persona o per paese: più alta è la biocapacità, più risorse il pianeta può fornire in modo sostenibile. Il secondo è l’”impronta ecologica dell’umanità”, cioè la quantità totale di risorse naturali che l’umanità consuma in un anno: cibo, legname, energia, spazio edificato, ecc. Anche questa è espressa in ettari globali. Il rapporto tra questi due valori, ci indica il giorno di pareggio. Quali sono le grandezze misurate? La superficie agricola utilizzata, la produzione e consumo di carne e di prodotti animali, il consumo energetico per Paese (soprattutto da fonti fossili), le emissioni di CO₂ e altri gas serra, la capacità delle foreste di assorbire carbonio, l’urbanizzazione e l’uso del suolo edificato, la quantità di rifiuti e il tasso di riciclo. Si misura cioè in modo concreto una serie di parametri legati proprio a quello “stile di vita” il cui cambiamento è l’essenza della “Laudato Si’”.

Pertanto, per ritardare l’Overshoot Day e vivere in modo più sostenibile, dovremmo ridurre il consumo energetico, utilizzare energie rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica, adottare un’alimentazione basata su prodotti locali e ridurre il consumo di carne, promuovere la mobilità sostenibile utilizzando mezzi pubblici, biciclette o veicoli elettrici e infine ridurre gli sprechi riciclando, riutilizzando e abbandonando il consumismo irresponsabile.

Ce la possiamo fare? Ma soprattutto, lo vogliamo fare?

Arrivederci all’Overshoot Day del 2026.

Roberto Gerin

Immagine tratta dal sito https://overshoot.footprintnetwork.org/

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