“‘Io non sono degno’ pensate sempre ‘Io non sono degno'”. È con questo invito costante all’umiltà che l’arcivescovo metropolita di Varsavia Adrian Józef Galbas esorta nella sua omelia i 12 diaconi che di lì a poco avrebbero consacrato la propria vita al Signore.
Nella cattedrale metropolitana dedicata a San Giovanni Battista dell’arcidiocesi di Varsavia, il 24 Maggio 2025, don Luigi Porro è stato ordinato sacerdote insieme ad altri 11 diaconi, 6 provenienti dal seminario diocesano e 6 dal seminario Redemptoris Mater. In una cattedrale gremita, la Santa Messa dell’ordinazione, presieduta dall’arcivescovo Galbas, è stata molto coinvolgente e partecipata. Da Trieste, città natale di don Luigi Porro, era presente una delegazione delle sue comunità: quella di origine di Roiano e quella della sua Comunità Neocatecumenale di San Giusto, oltre ai familiari. Le parole che l’arcivescovo ha rivolto ai diaconi ordinandi sono risuonate in tutta la loro forza. L’arcivescovo ha indicato ai candidati i pilastri di una vita sacerdotale ferma e radicata nella fede: raccomandano loro la santificazione personale, li ha fortemente invitati a una preghiera costante sia personale sia per le proprie comunità e con le proprie comunità; una predicaizone che mai perda di vista il riferimento alla Parola e che si apra allo stesso tempo ai nuovi canali di comunicazione perché possa davvero raggiungere tutti; il compito di accogliere la Chiesa che il Signore affida loro per abbellirla, confidando sempre nella Misericordia del Padre. Nulla è possibile senza il sostegno e la fiducia in Dio. Allo stesso tempo ha esortato i fedeli ad assicurare la preghiera per affidare al Padre i neo presbiteri. Nella solennità della liturgia, i cuori si sono uniti in un unica preghiera di ringraziamento e affidamento al Signore, tutti parte di un’unica Chiesa che rinnova la sua fede nel Signore.
L’emozione di Don Luigi era evidente nelle parole di ringraziamento che ha rivolto nei momenti successivi alla Messa, e, insieme ad essa, la profonda gratitudine per la vicinanza, il sostegno e la preghiera che ha sentito da parte di tutte le persone a lui vicine, nella sua comunità di Varsavia e nella sua città di Trieste, che lo hanno accompagnato nel suo percorso di discernimento e di fede.
Annalisa Della Loggia
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