Frassati, Acutis, Longo e altri nuovi santi

Papa Leone XIV il 13 giugno ha annunciato le date delle canonizzazioni di otto beati, tra cui Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis

Nel Concistoro Ordinario Pubblico celebrato il 13 giugno in Vaticano, Papa Leone XIV ha stabilito le date di canonizzazione per otto beati, provenienti da storie e Paesi diversi, uniti da una testimonianza luminosa e attuale. Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis saranno canonizzati il 7 settembre; Ignazio Choukrallah Maloyan, Peter To Rot, Vincenza Maria Poloni, Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, Maria Troncatti, José Gregorio Hernández Cisneros e Bartolo Longo il 19 ottobre. Profili diversi, accomunati da un cammino di dedizione e fede fino al dono totale di sé.

Ignazio Choukrallah Maloyan
Nato a Mardin, nell’attuale Turchia, nel 1869, Ignazio Choukrallah Maloyan fu ordinato sacerdote nel 1896 e divenne arcivescovo armeno cattolico di Mardin nel 1911. Durante il genocidio armeno, fu arrestato insieme al suo clero e, di fronte alla richiesta di abiura, confermò pubblicamente la sua fede. Sopportò torture e vessazioni, prima di essere ucciso l’11 giugno 1915. Il suo martirio rimane segno di fedeltà incrollabile nei periodi più bui della storia.

 

Peter To Rot
Catechista laico della Papua Nuova Guinea, Peter To Rot nacque a Rakunai nel 1912. Fin da giovane si dedicò con generosità all’annuncio del Vangelo e al servizio della sua comunità. Durante l’occupazione giapponese nella Seconda guerra mondiale, si oppose pubblicamente alla poligamia e continuò la catechesi in clandestinità. Arrestato e incarcerato per la sua fedeltà al matrimonio cristiano, morì martire nel 1945. La sua figura rappresenta la forza della fede vissuta nella quotidianità e il valore della famiglia cristiana.

 

Vincenza Maria Poloni
Nata a Verona il 26 gennaio 1802, Luigia Francesca Maria Poloni, conosciuta come Vincenza Maria, visse fin da giovane una profonda attenzione ai poveri e agli ammalati della sua città. Nel 1840, con Charles Steeb, fondò l’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona, dedicando la propria vita all’assistenza dei bisognosi, degli emarginati e dei malati, in un’epoca segnata da carestie ed epidemie. Con uno stile semplice e concreto, si fece carico delle sofferenze altrui, formando generazioni di religiose al servizio silenzioso e fedele. Morì a Verona l’11 novembre 1855.

Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez
Venezuelana, nata a Caracas nel 1903, crebbe in una famiglia numerosa e affrontò fin da bambina la sfida di una disabilità fisica (era priva del braccio sinistro). Sentì presto la vocazione religiosa e nel 1965 fondò la Congregazione delle Serve di Gesù, con l’obiettivo di rispondere alle nuove necessità della società e della Chiesa. Diresse la congregazione con sapienza e dedizione, impegnandosi nell’educazione e nell’assistenza ai più deboli. Morì il 9 maggio 1977, lasciando un segno indelebile nella Chiesa del Venezuela.

 

Maria Troncatti
Nata a Corteno Golgi, in provincia di Brescia, nel 1883, entrò giovanissima tra le Figlie di Maria Ausiliatrice. Durante la Prima guerra mondiale fu infermiera presso l’ospedale militare di Varazze, dove maturò un grande senso di servizio e di abnegazione. Nel 1922 partì come missionaria in Ecuador tra la popolazione Shuar, dove per quasi cinquant’anni fu infermiera, educatrice e madre spirituale. Capace di operare anche interventi chirurgici di fortuna, si impegnò nell’evangelizzazione, nella promozione umana e nel dialogo con le culture locali. Morì in un incidente aereo in Ecuador il 25 agosto 1969.

José Gregorio Hernández Cisneros
Nato nel 1864 a Isnotú, in Venezuela, studiò medicina a Caracas e si perfezionò in Europa, tornando poi in patria. Fu un medico amato da tutti per la sua generosità: curava gratuitamente i poveri e non negava mai il suo aiuto a chi ne aveva bisogno. Profondo credente, fu anche scienziato e docente universitario. Morì nel 1919 in un incidente stradale mentre si recava da un malato. È venerato in tutto il Venezuela come esempio di fede vissuta nella quotidianità, nell’accoglienza e nella solidarietà verso gli ultimi.

 

Pier Giorgio Frassati
Nato a Torino nel 1901, crebbe in una famiglia della buona borghesia. Fin da ragazzo unì l’impegno sociale e politico all’amore per la montagna e per la preghiera. Terziario domenicano, fu membro attivo dell’Azione Cattolica e della Conferenza di San Vincenzo, dedicando il tempo libero ai poveri della città, che aiutava personalmente. Studente di ingegneria, visse la fede in modo semplice e gioioso, lasciando un esempio di santità “moderna” e alla portata di tutti. Morì a soli 24 anni, nel 1925, a causa di una poliomielite fulminante.
Bartolo Longo
Nato a Latiano, in provincia di Brindisi, nel 1841, si trasferì a Napoli per studiare giurisprudenza. Attratto per un periodo da esperienze lontane dalla fede, attraversò una profonda crisi spirituale prima di ritrovare il senso del Vangelo e divenire terziario domenicano. Si stabilì a Pompei, dove dedicò la sua vita alla diffusione della preghiera del Rosario, alla costruzione del santuario e alla promozione di opere sociali a favore di orfani e famiglie in difficoltà. La sua vita fu segnata da ostacoli e incomprensioni, ma il suo cammino resta un segno di conversione e di carità operosa. Morì nel 1926.

Le canonizzazioni fissate per il 2025 consegnano alla Chiesa testimoni di tempi e volti diversi, ma uniti da una comune vocazione al dono di sé. I nuovi santi ricordano che la santità può fiorire ovunque: nel nascondimento di una corsia d’ospedale, nel martirio silenzioso, nella missione tra i popoli, nell’impegno per la giustizia e la carità. La loro eredità spirituale rimane un invito aperto: vivere il Vangelo ogni giorno, lasciando che la speranza si traduca in gesti concreti e condivisi.

Riccardo Benotti (SIR)

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