È dal 1958, ovvero un secolo esatto dopo le apparizioni, che la città francese riunisce ogni anno migliaia di militari che giungono da diverse parti del mondo, con l’unico fine di mettersi in cammino per incontrare la Vergine Santissima apparsa a Santa Bernadette per diciotto volte alla Grotta di Massabielle.
Numerosi sono stati gli appuntamenti che si sono svolti in questi quattro giorni, sia a livello internazionale che nazionale. Per l’Italia hanno partecipato le rappresentanze militari, costituite principalmente dai vari istituti di formazione dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e infine della Guardia di Finanza, per un totale di 3600 militari, guidati dall’Ordinario Militare per l’Italia eletto, S.E. Mons. Gian Franco Saba, finora Arcivescovo di Sassari, e con la presenza di oltre 80 cappellani militari.
Il pellegrinaggio è iniziato con la recita del Rosario presso la Grotta alle ore 18, tradizionale momento quotidiano trasmesso in diretta sulla rete televisiva TV2000. A seguire alla sera la liturgia penitenziale nella chiesa di S. Bernadette, dove i cappellani, dopo gli affettuosi saluti iniziali dell’Ordinario e dell’”appello” delle varie scuole militari, si sono messi a disposizione per le confessioni.
Evento tanto atteso era previsto per venerdì pomeriggio presso la chiesa di S. Bernadette per la GMG diocesana, organizzata dalla Pastorale Giovanile dell’Ordinariato, consuetudinariamente denominato “Festival dei Giovani”, promosso da diversi anni da Nuovi Orizzonti, associazione fondata da Chiara Amirante, che si impegna nel contrasto del disagio sociale attraverso azioni di solidarietà a favore dei più bisognosi, con particolare attenzione ai giovani e ai ragazzi di strada. Il Festival, che ha alternato testimonianze, musica, contenuti ispirazionali e momenti di animazione, ha visto la partecipazione di Don Davide Banzato, noto per la conduzione del programma “I viaggi del cuore” su Canale 5, la conduttrice televisiva Francesca Fialdini, l’artista di fama internazionale Filippo Neviani (Nek), che da più di quattro anni non manca all’evento, la Dj Arianna Triassi e la vocalist partenopea Anash. La giornata si è poi conclusa con la cerimonia di apertura internazionale svoltasi nella prima serata presso la Basilica di San Pio X, appositamente strutturata per accogliere più di 20.000 persone.
L’indomani fitti impegni si sono visti svolgere nella località mariana, a partire dalla messa mattutina nazionale presso la Grotta per proseguire poi nel pomeriggio con alcuni eventi internazionali come l’esibizione dei paracadutisti e le gare sportive per militari e militari paraolimpici; in concomitanza presso la chiesa di S. Bernadette è stato proposto un coinvolgente repertorio musicale della Banda dell’Arma Trasporti e Materiali dell’Esercito Italiano e per concludere, alla sera, il toccante momento della processione mariana, con fiaccolata, per tutta la spianata della Basilica e nelle zone circostanti.
L’ultimo giorno, come da programma, alla mattina si è svolta la Messa internazionale nella Basilica sotterranea di San Pio X, presieduta dall’Arcivescovo Ordinario Militare francese assieme ad altri dodici Ordinari Militari e oltre 200 cappellani militari, mentre nel primo pomeriggio la celebrazione conclusiva del pellegrinaggio, chiamata “Cerimonia dell’Arrivederci” proprio perché già proiettati al futuro con il desiderio di rincontrarsi nuovamente l’anno successivo.
Durante questi giorni intensi di preghiera non sono mancati in ogni modo momenti di svago e di divertimento, soprattutto nelle ore serali dove le strade e i locali si sono riempiti di giovani desiderosi di festeggiare e conoscere colleghi delle altre nazioni: è tradizione infatti scambiarsi le varie “patch” di corso o di Forza Armata (in sintesi delle “toppe” ricamate o stampate su velcro, applicate sulle uniformi per identificare un Reparto, una specializzazione, un corso scuola…), una vera e propria gara di chi le colleziona di più e portarsi a casa maggior ricordi possibili.
Nonostante questi momenti dedicati al passatempo e al piacere, non ho potuto non notare, sebbene si venga a Lourdes suddivisi per “compagnie”, come accade durante le gite d’istruzione nelle scuole che si viaggia per classi, diversi giovani colleghi da soli o in coppia o in un piccolo gruppetto, andare devotamente alla Grotta e pregare insieme ad altre persone con il rosario in mano, dirigersi alle varie fontanelle dove esce l’acqua benedetta e riempire tante boccette o piccole taniche, sicuramente destinate a persone loro care, oppure entrare nei vari negozi di souvenir per acquistare un ricordo riservato ad amici e parenti, se non andare alle “piscine” e provare il gesto dell’acqua, consistente nel lavarsi le mani, sciacquarsi il viso e bere dell’acqua che scorge direttamente dalla Grotta (fino al periodo antecedente al Covid ci si poteva immergere interamente nella vasca), quest’ultime azioni che la Madonna ordinò direttamente a Santa Bernadette nel momento delle apparizioni.
A volte potrebbe dare l’impressione che una comitiva di giovani ragazzi faccia una determinata cosa solo perché la devono eseguire o perché si accodano ad altri, invece qui ho potuto realmente constatare il contrario ovvero la volontà di mettersi in cammino e sperimentare l’amore che Dio offre a noi sull’esempio di Maria sua Madre, che realmente apparve a Bernadette nel lontano 1858. Parlando in prima persona questo è stato il secondo pellegrinaggio al quale ho partecipato e posso testimoniare che se davvero tutto è opera e disegno di Dio allora anche andare ogni anno a Lourdes è un chiaro segno della chiamata che Maria riserva personalmente ad ognuno di noi.
Il messaggio che mi sento di lasciare ai lettori è l’evidente dimostrazione che Lourdes è un luogo davvero miracolato e benedetto da Dio, dove incontri in pochi giorni gente di ogni tipo, ognuno con una storia differente dalle altre, persone con diverse disabilità e al tempo stesso operatori volontari che si prodigano nell’accompagnare fisicamente e spiritualmente questi infermi nei luoghi di preghiera. Dunque consiglio fortemente a tutti di recarsi almeno una volta nella vita perché quell’incontro diretto con la Vergine può davvero cambiare il proprio modo di vivere e, nella maggior parte delle volte, la vera grazia non si riceve tanto a livello fisico quanto nello spirito.
Fin. Enea Stecca
Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trieste




