Sono rientrata a Trieste da pochi giorni dopo un’intensa e straordinaria settimana vissuta insieme al Consiglio dei Giovani del Mediterraneo, di cui sono entrata a far parte da quasi un anno.

Riflettendo sull’anno appena trascorso, non posso che provare gratitudine per le opportunità ricevute: dalla Settimana Sociale dei Cattolici, svoltasi a luglio 2024, alla quale ho partecipato come volontaria, fino alla proposta di entrare nel Consiglio dei Giovani. Un dono che mi ha permesso di conoscere e confrontarmi con coetanei provenienti dai Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, il Mare Nostrum: Francia, Spagna, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Albania, Grecia, Malta, Cipro, Turchia, Libano, Iraq, Siria, Algeria e Tunisia sono quelli attualmente rappresentati dai membri del Consiglio.

Il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo è un’iniziativa promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e sostenuta dalla Rete “Mare Nostrum”, che riunisce associazioni ispirate alla figura di Giorgio La Pira, che fu Sindaco di Firenze, un uomo convinto che la pace nella regione mediterranea potesse costruire il fondamento stesso della pace fra tutte le nazioni del mondo.

Alcuni ragazzi del Consiglio dopo un workshop al seminario di Fiesole

 

Il primo incontro tra i giovani del Consiglio si è svolto nel 2023, come occasione di conoscenza reciproca e di condivisione delle motivazioni profonde di questa esperienza. Nel 2024 è iniziata la riflessione su come operare in un contesto così ampio e complesso. Quest’anno, infine, è stato decisivo per la costruzione di un gruppo coeso e animato dal medesimo desiderio, nonché per l’elaborazione di progetti più concreti e realizzabili, pur nella consapevolezza delle difficoltà derivanti dal coinvolgimento di 18 Paesi con culture ed esigenze differenti.

L’opportunità di incontrarsi in presenza è sempre unica: riunire quaranta giovani provenienti da contesti diversi non è semplice ed è per questo che ogni momento condiviso assume un valore speciale. Ogni sguardo diventa significativo, ogni abbraccio infonde forza in vista di un nuovo anno di distanza.

Marta Longo insieme a tre ragazzi libanesi: Emile, Ayend e Roudy (da sinistra a destra)

La settimana appena conclusa è stata densa di preghiera, attività e incontri, tutti orientati al dialogo e alla promozione della pace tra le diverse culture rappresentate. Il momento culminante è stato venerdì 5 settembre, quando abbiamo avuto la straordinaria opportunità di incontrare Papa Leone XIV. Rivolgendosi a noi, il Papa ha espresso la sua gratitudine:

«Vi ringrazio per quello che fate: siete una dimostrazione che il dialogo è possibile, che le differenze sono fonte di ricchezza e non. motivo di contrapposizione, che l’altro è sempre un fratello e mai un estraneo o, peggio, un nemico».

Spesso si afferma che i giovani siano il futuro della società, attribuendo a loro un carico di responsabilità non indifferente. Papa Leone XIV, riferendosi a Giorgio La Pira, ha invece ribadito:

«Questa visione mantiene oggi tutta la sua forza e la sua carica profetica, in un tempo dilaniato dai conflitti e dalla violenza, dove la corsa agli armamenti e la logica della sopraffazione hanno la meglio sul diritto internazionale e sul bene comune. Ma non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo rassegnarci! E voi giovani, con i vostri sogni e la vostra creatività, potete dare un contributo fondamentale. Ora, e non domani! Perché voi siete il presente della speranza!»

Noi giovani di tutto il mondo siamo, oggi, il presente della speranza.

 

Questa esperienza non rappresenta soltanto un arricchimento personale, ma anche un’occasione per portare a Trieste e alla nostra comunità cittadina il valore del dialogo e della collaborazione tra popoli diversi. È con questo spirito che desidero continuare a testimoniare quanto ricevuto, affinché anche la nostra città possa sentirsi parte viva di quel Mediterraneo che, da sempre, unisce storie, culture e speranze.

Durante la “cena etnica”, ogni ragazzo ha portato o cucinato qualcosa di tipico del suo Paese o città

Come segno concreto di comunione tra i popoli, in occasione dell’Anno Giubilare è stata proposta un’iniziativa dedicata al Prendersi Cura del prossimo. Ogni membro del Consiglio è stato invitato a farsi carico di una situazione di disagio o di difficoltà presente nel proprio territorio. A Trieste, insieme a un gruppo di giovani e con il sostegno della Diocesi, abbiamo dato vita all’associazione “CareSharing”, la cui missione è promuovere il volontariato come strumento di crescita reciproca, valorizzare le realtà associative già attive sul territorio e costruire un ponte tra esse e il mondo giovanile, che troppo spesso rischia di restarne distante.

E così l’esperienza maturata diventa concretezza e si incarna nella vita quotidiana della nostra comunità.

Marta Longo

Foto in evidenza: il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo a Firenze.

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