Probabilmente a Trieste nessuno ricorda più quanto la figura di Sant’Antonio di Padova sia stata venerata negli anni passati. Eppure fu una figura molto importante per la storia cittadina poiché, poco dopo la morte di San Francesco d’Assisi (nella nostra città erano già presenti alcuni dei suoi frati), sembra sia passato per le nostre terre quando, svolgendo il compito di provinciale del Nord Italia, si recò a visitare tanti suoi confratelli che vivevano nella nostra regione e nella vicina Istria. Almeno così affermano le fonti storiche, in particolare Ireneo della Croce e Pietro Kandler, che lo collocano a Trieste nel 1229. Da qui, probabilmente, proseguì per Gemona del Friuli dove sorse il primo santuario a lui dedicato.
Se si gira a piedi per le nostre strade, si trovano numerose testimonianze della devozione popolare dei nostri concittadini nei suoi confronti. Certamente nelle chiese troveremo tantissime statue, quadri e rappresentazioni varie del Santo, ma è interessante sapere che sono circa una trentina le edicole stradali (nicchie murarie) spesso ammalorate, a lui dedicate, oltre a quelle più numerose che onorano la Vergine Maria.
Dispiaceva che questa testimonianza della devozione popolare stesse per scomparire, così, alcuni laici appartenenti all’Ordine Francescano Secolare, persone come tante, con famiglia, lavoro, impegni, fatiche, ma entusiaste di questo progetto hanno incominciato a darsi da fare per ripristinarle. Il problema, al solito, erano i soldi, ma siamo a Trieste e basta una giornata di pioggia accompagnata dal nostro borino, e via… Quante ombrelle rotte, inutilizzabili, nel riciclo hanno trovato una nuova vita e, allora, dopo averle disfatte, la tela è stata assemblata e sono diventate comode borse per la spesa, zainetti e sacchetti per tener in ordine tanti oggetti nelle valigie o nelle borsette. Poi, con la disponibilità e sensibilità di molti parroci, sono state esposte nelle parrocchie in cambio di un’offerta per poter restaurare le edicole di Sant’Antonio.
Si sono raccolti, così, gli importi sufficienti al ripristino di alcune edicole, incominciando dalla pulizia delle nicchie in cui la polvere era diventata padrona. Purtroppo alcune di queste edicole sono molto rovinate e il ripristino
risulta essere molto costoso, come quella che si trova in Strada di Guardiella 19, dove il preventivo supera i 18mila euro. Le edicole finora rispristinate, sono situate sulla facciata laterale destra della chiesa di S. Maria Maggiore, in Via Rossetti 35, vicino alla farmacia, in via del Molino a Vento 135, di fronte alla ex “Maddalena” e in via Raffineria, 2, angolo via Pascoli. Inoltre è stato restaurato il quadro dedicato a Sant’Antonio che si trova nella chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù. Altre immagini, semplici tondi da parete, ad imitazione delle ceramiche Robbiane, messe nei tempi passati dalla San Vincenzo, sono state ripulite dalla patina che lo smog vi aveva deposto.
A maggior gloria di Dio.
Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare
di S. Maria Maggiore – Trieste
Foto in evidenza di Luca Tedeschi: l’edicola dedicata a Sant’Antonio da Padova situata in via Rossetti, 35
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