Giamaica in ginocchio a causa dell’uragano “Melissa”

Il racconto dai luoghi del disastro di don Wladek Niemyski, già vicario a Muggia Vecchia e oggi in missione nel paese caraibico. Un appello per gli aiuti

La Giamaica è stata colpita dall’uragano più forte della sua storia: Melissa. A Kingston Dio è stato misericordioso con noi. I danni sono stati minimi rispetto a quanto previsto. Qualche albero abbattuto, molti rami sparsi, perdite in alcuni tetti, pezzi di lamiera staccati… Alcune parti della città sono ancora senza elettricità o acqua, forse per alcune ore, alcuni giorni. Probabilmente non per alcune settimane. L’uragano, che solo pochi giorni prima avrebbe dovuto passare proprio sopra di noi, si è spostato di oltre 100 km, colpendo e devastando la parte occidentale dell’isola. Ho alcuni amici lì, missionari polacchi: sacerdoti e suore. Le foto che mi hanno mandato sono sconvolgenti.

L’isola ora deve affrontare non solo i danni causati dai venti che soffiano a circa 300 km/h, ma anche le difficoltà provocate dalle forti piogge, dalle frane e dalle colate di fango. La Giamaica è un paese montuoso e molti luoghi sono ancora inaccessibili, le strade sono impraticabili.  La tempesta causata dall’uragano ha provocato un’onda di quattro metri che ha colpito e allagato le zone costiere. L’onda non si è ancora ritirata ovunque. In molti luoghi mancano l’elettricità e l’acqua e questa situazione potrebbe protrarsi per mesi. È stato così anche in passato, in occasione di altri uragani. Finora sappiamo di 19 vittime e di un numero imprecisato di persone che hanno perso la casa, il tetto sopra la testa, i propri beni.

Ma la Giamaica si sta lentamente riprendendo dal disastro. I servizi pubblici stanno lavorando per ripulire le strade, ripristinare l’elettricità e l’acqua e portare aiuto a chi ne ha bisogno. Alcune persone sono disperate, altre guardano con serenità al futuro dicendo che ci vorrà un po’ di tempo, ma che tutto verrà ricostruito. Grazie alla gentilezza di don Andrea Destradi, parroco di Muggia, stiamo raccogliendo fondi per sostenere la Giamaica. Se qualcuno vuole e può aiutare, gliene saremo grati (le informazioni per donare sono nella locandina in fondo alla pagina).

Infine, solo una breve riflessione personale: mentre aspettavo l’uragano, senza essere sicuro del futuro, nel mio cuore sono sorte domande sul senso della vita, su ciò che è veramente importante e prezioso nell’esistenza umana. La prospettiva di un pericolo imminente, di qualcosa che può capovolgere la realtà, pone domande che vale la pena affrontare senza aspettare le tempeste della vita… Tra tante distruzioni e tanto dolore, Melissa ha portato anche domande importanti. Le risposte invitano a vivere in modo autentico e a scegliere Cristo in modo vero, senza compromessi. 

Pregate per i giamaicani e per l’evangelizzazione di questo Paese: che Cristo possa essere colui che guarisce tutte le ferite della gente di qui, quelle causate dall’uragano e tutte le altre: nella storia della vita di ogni persona non mancano.

don Wladek Niemyski

Foto di “Misje Serkanów

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