Venerdì 18 aprile, il Vescovo mons. Enrico Trevisi ha presieduto la Celebrazione della Passione del Signore, celebrata nella cattedrale di San Giusto.
Riportiamo qui di seguito il testo integrale dell’omelia e alcune immagini della celebrazione.
Celebrazione della Passione del Signore
✠ Enrico Trevisi
Cattedrale di San Giusto, 18 aprile 2025
Cari fratelli e sorelle,
Amati fratelli e sorelle: Ljubljeni bratje in sestre
Contempliamo Gesù.
Sulle rive del lago di Galilea i primi apostoli lasciarono tutto e lo seguirono. Ora invece lo lasciano tutti e resta solo.
Sul monte delle beatitudini le folle si stringono per ascoltarlo. Ora invece sul monte Golgota le folle gridano, insultano e scuotono la testa.
Sul Tabor gli Apostoli fanno un’esperienza esaltante della gloria di Gesù e ora invece sono scandalizzati e lo tradiscono, lo abbandonano, lo rinnegano.
Al Giordano e sul Tabor la Parola del Padre lo accompagna e si fa sentire. Ora invece solo silenzio e assenza.
Questa è la gloria del Figlio di Dio.
Giuda, l’Apostolo che si fa traditore, per pochi denari lo vende.
Caifa profetizza: “è conveniente che un solo uomo muoia per il popolo”.
Pietro per tre volte dice di non conoscerlo. Ed è vero: non lo ha ancora conosciuto.
I soldati lo incoronano di spine, lo schiaffeggiano, lo deridono.
Pilato lo sa innocente, ma è pavido e lo fa flagellare e lo consegna e lo condanna.
I capi dei sacerdoti, le guardie, il popolo gridano: Crocifiggilo! Crocifiggilo!
E poi carico della croce, come un malfattore, Lui che è l’Innocente, sale al Calvario, umiliato a cadere e a ricadere.
In croce e con lui altri due. Vicino ai falliti. Uno di loro.
E sua madre ai piedi della croce, con il discepolo che Egli amava.
Questa è la gloria del Figlio di Dio.
E disse: È compiuto! E chinato il capo consegnò lo spirito.
Li amò sino alla fine. Sino alla morte di croce.
Questa è la gloria del Figlio di Dio.
Credi tu che Gesù, l’Umiliato e l’Ucciso sulla Croce, è il Figlio di Dio?
Se ci credi lasciati amare anche se ti senti un Giuda, un Pietro, un Pilato, un capo dei sacerdoti, un soldato crocifissore… Lasciati amare. Lasciati abbracciare dal Crocifisso che distende le braccia sulla croce per abbracciare te e il mondo intero. Lasciati commuovere.
Al resto pensiamo domani, nel giorno del silenzio. Ora lasciamoci amare.
E con amore baciamo il Signore crocifisso. Con commozione baciamo il Cristo crocifisso.
Baciamo il Crocifisso anche per i cristiani perseguitati in tante parti della terra.
Sperimentino la sua consolazione e vicinanza.





































