Trieste: inaugurati i nuovi spazi del Museo Diocesano

Aperte le nuove sale nel seminario con la mostra “Il Corpo e la Gloria”: l’arte sacra di Oleg Supereco accende il cuore della fede e della bellezza

L’inaugurazione della mostra d’apertura dei nuovi spazi espositivi del Museo Diocesano di Trieste, al I piano del Seminario Vescovile, tenutasi nella serata di lunedì 16 giugno, ha visto ampia partecipazione di pubblico e la nutrita presenza delle istituzioni, rappresentate dal vicesindaco Serena Tonel, dal presidente del consiglio comunale Francesco di Paola Panteca e dall’assessore alla cultura Giorgio Rossi. Emozione e gioia hanno accompagnato la prolusione del Vescovo e il discorso introduttivo del curatore Agostino Ricardi di Netro, che hanno avuto modo di illuminare l’importanza di questo passo per la Chiesa triestina, per poi entrare nel merito dell’esposizione “IL CORPO E LA GLORIA, l’arte sacra di Oleg Supereco”, con cui per l’appunto si apre l’attività del Museo nella sua nuova veste e collocazione.

L’evento ha visto la presenza dell’artista stesso, che ha ricevuto il plauso e il ringraziamento delle istituzioni e della platea per l’eccezionale opera eseguita presso la Cappella della Madre della Riconciliazione, realizzazione rilanciata dall’attuale mostra, che consentirà ai visitatori di approfondire l’incontro con l’arte di Supereco e con la profondità dei temi da essa sollevati.

Al termine delle presentazioni e dei saluti, ci si è portati al piano superiore, dove il Vescovo ha provveduto alla benedizione dei nuovi ambienti espositivi in un clima di sentito raccoglimento. Oleg Supereco ha avuto, quindi, modo di esprimersi circondato dalle proprie opere esposte nelle sale, facendo cenno ad alcuni principi che ispirano la propria vocazione d’artista e al proprio stretto legame con la città di Trieste, seconda fondamentale tappa nella sua permanenza italiana, dopo quella di Noto in Sicilia (presso la cui Cattedrale ha affrescato le grandi superfici di cupola e pennacchi nel 2010). La visione dei dipinti, per lo più di grande formato e di forte impatto, ha dato occasione di stupore e ammirazione per tutti gli spettatori che hanno per la prima volta vivificato gli ambienti, visitandoli con curiosità ed entusiasmo.

 

Nella soddisfazione di aver potuto condividere questo momento inaugurale, i convenuti si sono quindi lasciati con l’auspicio che esso possa dettare il passo di analoghi e ricchi momenti, da viversi nelle sale già aperte e in quelle in progettazione d’allestimento, per un lavoro in corso che coinvolgerà la Chiesa triestina, coltivando frutti di fede e di ricchezza spirituale da offrire all’intera comunità.

Agostino Ricardi di Nietro

Foto Luca Tedeschi

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