Si terrà il 27 settembre e il 2 ottobre il Giubileo del mondo dell’educazione nella nostra città con una tripletta d’iniziative d’incredibile ricchezza di contenuti, ma anche di linguaggi comunicativi. È un appuntamento giubilare spalmato su più giornate per consentire proprio un moltiplicarsi di modalità celebrative, luoghi di svolgimento e orari.
Dentro al Giubileo della speranza, il tema grande declinato per il mondo dell’educazione è quello della pazienza. La bolla d’indizione del Giubileo del 2025, scritta da papa Francesco, lo asserisce chiaramente:
“E ciò porta a sviluppare una virtù strettamente imparentata con la speranza: la pazienza. Siamo ormai abituati a volere tutto e subito, in un mondo dove la fretta è diventata una costante. Non si ha più il tempo per incontrarsi e spesso anche nelle famiglie diventa difficile trovarsi insieme e parlare con calma. La pazienza è stata messa in fuga dalla fretta, recando un grave danno alle persone. Subentrano infatti l’insofferenza, il nervosismo, a volte la violenza gratuita, che generano insoddisfazione e chiusura.
Nell’epoca di internet, inoltre, dove lo spazio e il tempo sono soppiantati dal “qui ed ora”, la pazienza non è di casa. Se fossimo ancora capaci di guardare con stupore al creato, potremmo comprendere quanto decisiva sia la pazienza. Attendere l’alternarsi delle stagioni con i loro frutti; osservare la vita degli animali e i cicli del loro sviluppo; avere gli occhi semplici di San Francesco che nel suo Cantico delle creature, scritto proprio 800 anni fa, percepiva il creato come una grande famiglia e chiamava il sole “fratello” e la luna “sorella”. [2] Riscoprire la pazienza fa tanto bene a sé e agli altri. San Paolo fa spesso ricorso alla pazienza per sottolineare l’importanza della perseveranza e della fiducia in ciò che ci è stato promesso da Dio, ma anzitutto testimonia che Dio è paziente con noi, Lui che è «il Dio della perseveranza e della consolazione» (Rm 15,5). La pazienza, frutto anch’essa dello Spirito Santo, tiene viva la speranza e la consolida come virtù e stile di vita. Pertanto, impariamo a chiedere spesso la grazia della pazienza, che è figlia della speranza e nello stesso tempo la sostiene”.
La pazienza dell’insegnante, del genitore, del formatore, dell’educatore, che interviene, ma anche attende; la pazienza del seme che non decide sui suoi tempi di maturazione e fioritura; la pazienza di Dio che non ci forza. Tutto questo verrà ripercorso più volte sia nel concerto del 27 settembre, sia nell’aperitivo giubilare sia nella Veglia di preghiera per il mondo della scuola del 2 ottobre.
Il primo appuntamento del 27 settembre è serale, nella bella cornice architettonica e acustica della chiesa di San Bartolomeo apostolo a Barcola. Introdotto dal parroco, don Antonio Greco, un coro polifonico di Vicenza, la Libera Cantoria Pisani, e Valentina Dordolo dell’UCIIM, che cura la formazione degli insegnanti, proporranno un originalissimo itinerario musicale e letterario dal titolo In cammino con Maria donna di speranza. La figura mariana non è stata forse del tutto ancora investigata e valorizzata sotto l’aspetto educativo. Donna di speranza anche di coraggio e pazienza, la figura di Maria verrà accostata attraverso pezzi musicali e testi antichi di diverse tradizioni. Grazie al generoso contributo di un membro del Circolo Fotografico Triestino, che quest’anno taglia il traguardo dei suoi primi 100 anni, è stato possibile realizzare questo cameo prezioso che parla di formazione della persona con linguaggi inediti.
Il 2 ottobre si cambia registro. Alle 17.45 s’inizia all’Opera Figli del popolo in L.go papa Giovanni XXIII con un intervento del prof Matteo Cornacchia, docente di Pedagogia presso l’Università della nostra città, e, a seguire, letture tratte da testi di Bruno Ferrero, sempre sul tema della pazienza educativa, ma nell’ atmosfera più leggera ed itinerante di un aperitivo giubilare. Alle 19 ci si radunerà attorno al Vescovo Enrico per la seconda Veglia di preghiera del mondo della scuola nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso di Piazza Hortis. Dacci oggi la pazienza educativa e a fare questa preghiera importante saranno tutte le componenti della realtà scolastica senza differenze di ruoli ed età perché sia messo al centro il rispetto della crescita e della formazione integrale di ogni essere umano.
A.R.