Domiziana Avanzini Intervista a Marisa Lorenzon Pallini - Domenicale di San Giusto

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Il nostro motto: “Ovunque con Chiunque”

1) Ci parli dell’Associazione, quando è nata e con quali finalità?

La storia della Croce Rossa è legata al Risorgimento italiano: nel 1859, dopo la battaglia di Solferino tra i Franco-Piemontesi e gli Austriaci, lo svizzero Henry Dunant fu testimone del moto di solidarietà delle donne del paese di Castiglione delle Stiviere che, quando i fucili tacquero si prodigarono per soccorrere i soldati feriti di entrambi gli schieramenti.

La testimonianza di Dunant fu raccolta nel libro “Un Ricordo di Solferino”, il quale suscitò profonda impressione, tanto che nel 1863, in Svizzera, fu stipulata tra gli Stati Europei la prima convenzione di Ginevra, il primo tentativo di restituire dignità alla persona, anche in un luogo disumano come il campo di battaglia.

Per assicurare il soccorso imparziale di feriti, fu concordato che ciascuno Stato istituisse una Associazione che, in omaggio alla Svizzera promotrice della Convenzione, prese il nome e il simbolo dal negativo della bandiera di quel Paese: la Croce Rossa.

Nel 1876 a Trieste, allora porto dell’Impero Austro-Ungarico, nacque la Croce Rossa di Trieste e dell’Istria, che ha seguito le sorti della città fino ai giorni nostri, sviluppando le proprie attività anche nella protezione civile, nel supporto socio-sanitario alla popolazione e nel soccorso e trasporto con ambulanza.

Nata sui campi di battaglia, la Croce Rossa ha esteso la sua azione a tutta la popolazione, organizzando il volontariato per rispondere ai bisogni della società.

Ciò che distingue l’Associazione, infatti, è il principio di Umanità, cioè l’aiuto a chiunque abbia bisogno nel momento in cui si manifesta il bisogno.

I principi di Neutralità, Imparzialità e Indipendenza assicurano che il sostegno sia sempre alieno da discriminazioni basate sull’origine o sui convincimenti delle persone sostenute, mentre il principio di Volontariato scolpisce l’idea di una solidarietà disinteressata.

Presente in tutto il Paese secondo il principio di Unità, la Croce Rossa estende il suo operato in tutto il mondo in base al principio di Universalità, affinchè in nessun luogo gli esseri umani restino senza protezione.

2) Quali sono le principali attività che svolgete?

Il Comitato di Trieste è attivo in tutti i settori in cui la Croce Rossa Italiana esplica la sua azione.

Localmente, sono 5 gli ambiti nei quali si concentra la nostra presenza.

Anzitutto il trasporto sanitario con ambulanza, svolto sia in convenzione con l’Asugi, sia autonomamente: ogni giorno i nostri operatori prestano soccorso alle vittime di malori o incidenti, o trasportano gli ammalati tra le strutture sanitarie.

Molto sviluppate sono le attività di Inclusione Sociale: quotidianamente i volontari consegnano i pasti a domicilio, oppure borse viveri o carta di acquisto alimentare alle persone che hanno bisogno, garantiscono un centralino di ascolto e forniscono anche vestiario a chi è in immediata difficoltà.

Nel settore delle Emergenze e della Protezione Civile, il nostro personale si addestra per intervenire in caso di calamità a fianco delle istituzioni, e assicura il servizio di soccorso sanitario nelle grandi manifestazioni e nei concerti cittadini.

Vi sono poi le attività di promozione della cittadinanza attiva, curate dal nostro gruppo di Giovani, che organizzano campagne di sensibilizzazione contro le discriminazioni e contro il bullismo, per la diffusione dei principi di solidarietà e per la tutela dell’ambiente.

Da ultimo, ma non per importanza, vi è il settore della Formazione: i nostri operatori seguono corsi di preparazione e di aggiornamento, in tutti i settori dove si esplica la loro operatività, per essere sempre preparati al meglio; forte della propria esperienza, il Comitato offre alla popolazione corsi di pregio, come quelli sul primo soccorso, sulla defibrillazione e sulla disostruzione pediatrica.

I nostri operatori, inoltre, partecipano a tutte le attività umanitarie in cui la Croce Rossa è coinvolta in Italia e all’estero: sono stati presenti nei soccorsi alle vittime di terremotati e alluvioni, nell’assistenza ai migranti, nell’aiuto alle popolazioni dei Paesi martoriati dalla guerra.

3) Come si diventa volontari della Croce Rossa?

Prima di tutto, bisogna frequentare un corso di formazione e di informazione sulla Croce Rossa e sul primo soccorso, della durata di circa venti ore con esame finale, e poi superare positivamente il tirocinio nelle attività non sanitarie. Dopodichè, è possibile frequentare gli ulteriori corsi di formazione, che danno accesso ai servizi di trasporto sanitario, di emergenza e di inclusione sociale.

L’accesso è aperto a tutti coloro, cittadini o stranieri regolarmente soggiornanti, che hanno compiuto almeno 14 anni (anche se per i minorenni servono il consenso dei genitori e la loro attività è limitata all’inclusione sociale e alle attività dei Giovani): per essere informati sull’attivazione del corso, è possibile iscriversi al nostro gestionale informativo, al link: https://gaia.cri.it/

4) Quali sono i servizi più richiesti?

I servizi più richiesti sono quelli di trasporto sanitario con ambulanza: ogni anno più di 11 mila sono i pazienti soccorsi o trasportati dalla Croce Rossa.

I nostri operatori garantiscono professionalità, puntualità, correttezza e formazione, e le nostre ambulanze rispettano i severi requisiti di accreditamento dettati dalla Regione Autonoma.

D’altra parte, sono sempre crescenti le richieste di supporto socio-sanitario e di integrazione al reddito, attraverso la consegna di viveri, pasti e carte prepagate, tanto che i numeri si stanno ormai avvicinando a quelli del trasporto sanitario.

5) Quale è la ricorrenza più significativa che avete festeggiato?

Il 15 giugno 2024 ricorreranno i 160 anni dalla Fondazione della Croce Rossa Italiana, a Milano. Considerata la mole di impegni già confermati per quel mese, già denso di eventi per la città di Trieste, sarà organizzata una manifestazione per il Centosessantesimo in autunno, in modo da festeggiare questa simbolica ricorrenza.

6) Come vede il futuro dell’Associazione?

Il Comitato affronta le sfide di una società che cambia, e rapidamente, anche a Trieste: l’invecchiamento della popolazione, il calo delle nascite, i mutamenti nel mondo del lavoro e le migrazioni comportano la necessità di rivedere la storica organizzazione dei servizi.

Cambia anche l’approccio degli aspiranti volontari al mondo della solidarietà, perché il tempo libero è divenuto una risorsa scarsa, e gli aspiranti volontari cercano associazioni che assicurano concretezza e serietà.

Mentre nel resto del Paese i numeri del volontariato sono in calo, quelli del Comitato di Trieste rimangono costanti, segno di una perdurante fiducia della popolazione nei nostri confronti.

E questo mi porta a credere che la nostra Associazione saprà rispondere positivamente alle sfide dei prossimi anni.

Ci trovate in: piazza Sansovino n. 3 – Trieste

Tel: 040-313131 – cell. 335-1735618

trieste@cri.it

corsi.cri.trieste@gmail.com

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https://gaia.cri.it/

                                                                                                                                 Domiziana Avanzini


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