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“Leggere le tracce… e guardare lontano” è il titolo del libro pubblicato in occasione del centenario dello scoutismo dalla nostra Associazione FSE, che nell’introduzione recita così:
…c’è uno spirito che ci lega profondamente al fondatore Baden Powell e che ci invita, oggi più che mai, a muovere i nostri passi con la consapevolezza della strada percorsa e lo sguardo orientato al futuro, ai nostri ragazzi. Questa strada va percorsa con l’attenzione a chi ci sta a fianco, con l’ascolto reciproco, con il coraggio di fare sempre del nostro meglio.
Con queste parole in mente ho iniziato il nuovo anno in cui il nostro Gruppo scout compirà 48 anni di attività. Sono 48 anni che tutti i sabati e/o le domeniche le sale e i campetti della Parrocchia di Santa Caterina da Siena vedono correre ragazzi e ragazze, sentono grida, ascoltano canti, sentono risate… e a volte si ode il silenzio, non un silenzio vuoto, ma un silenzio vero, carico di preghiera, di pause di riflessione, di confronto, di crescita. Sono 48 anni che le nostre sedi accolgono ragazzi in cerca di amici, che i genitori cercano un luogo fatto di persone che possano accogliere i loro figli con semplicità e amore, per quello che sono, educandoli, assieme a loro alla scoperta di valori autentici e veri, che possano entrare nel cuore. Sono 48 anni che i nostri giovani trovano in questa parrocchia una comunità accogliente, dove muovere i primi passi di un servizio che rimarrà inciso nel loro cuore e che cambierà per sempre le loro vite, imparando a donarsi ai fratelli più piccoli e bisognosi, e trovando in questo la vera felicità.
Abbiamo iniziato questo anno scout con un’uscita della Comunità dei Capi nella quale abbiamo programmato le attività ma, consapevoli della nostra piccolezza, abbiamo chiesto aiuto a Maria recitando insieme una preghiera di don Tonino Bello che di seguito pubblichiamo.
Eccoci, Signore, davanti a te.
Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.
Ma se ci sentiamo sfiniti, non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei.
È perché, purtroppo, molti passi li abbiamo costruiti sulle viottole nostre e non sulle tue: seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera, e non le indicazioni della tua Parola; confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre, e non sui moduli semplici dell’abbandono fiducioso in te.
Forse mai, come in questo crepuscolo sentiamo le parole di Pietro: “Abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla”.
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente perché facendoci contemplare la povertà del raccolto ci aiuti a capire che senza di te non possiamo fare nulla.
Grazie perché ci fai comprendere che alzarsi di buon mattino come facciamo noi, o andare tardi a riposare per assolvere i mille impegni giornalieri, non è un impegno redditizio se ci manchi tu.
Bisogna esserti amici. Bisogna godere della tua comunione.
Bisogna vivere una vita interiore profonda, se no, il nostro è solo un tragico sussulto di smanie operative, forse anche intelligenti, ma assolutamente sterili sul piano spirituale.
Grazie perché ci conservi nel tuo amore.
Perché continui ad avere fiducia in noi, pur vedendo che tantissime altre persone ti darebbero forse ben diverse soddisfazioni.
Grazie, perché non solo ci sopporti, ma ci dai ad intendere che non sai fare a meno di noi.
Grazie perché continui a custodirci gelosamente, perché sei un amico veramente unico.
Grazie, Signore, perché non finisci di scommettere su di noi, perché non ci avvilisci per le nostre inettitudini, anzi, ci metti nell’anima un così vivo desiderio di ricupero che già vediamo il nuovo giorno come spazio di speranza.
Spogliaci Signore, di ogni ombra di arroganza. Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.
Donaci un futuro gravido di grazia e di luce e incontenibile amore per la vita.
Aiutaci a spendere per te tutto quello che abbiamo e che siamo.
E la Vergine tua Madre ci intenerisca il cuore. Fino alle lacrime.
Elena Pillepich
Capo Gruppo Trieste 2 Associazione Italiana Guide e Scout d’Europa cattolici