Chiamati a sperare

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Convegno CDV a Roma 2025
Convegno CDV a Roma 2025..
Don Davide e Massimiliano, del CDV, ansieme ai seminaristi Andrea, Marijo, Paul, Manuel e Matteo, hanno partecipato al Convegno nazionale di Pastorale delle Vocazioni, svoltosi a Roma tra il 3 e il 5 gennaio.

Breve ma intenso, così è stato descritto da molti il Convegno nazionale di Pastorale delle Vocazioni, svoltosi a Roma tra il 3 e il 5 gennaio. Presenti circa 400 tra responsabili diocesani, delegati di vari ordini religiosi e componenti degli uffici di pastorale vocazionale da tutta Italia.

Ad aprire i lavori, nel pomeriggio di venerdì, una lettura spirituale dei portali della Sagrada Familia, ad opera del gesuita Filippo Carlomagno, seguito a ruota da un intervento della prof.ssa Antonia Chiara Scardicchio, che ha invitato i presenti ad “esercitarsi alla complessità” – questo il titolo scelto dalla relatrice – e ha catturato l’uditorio con un contributo competente e appassionato, stimolando i convenuti al ribaltamento della logica sempre più pervasiva della semplificazione polarizzante a cui la società e buona parte dei media ci stanno assuefacendo.

Il sabato è iniziato con una relazione di p. Andrea Picciau, che ha stimolato i convegnisti con alcuni spunti utili sia per progettare percorsi di pastorale vocazionale sia ad essere noi stessi persone capaci di progettualità. Nel pomeriggio stesso abbiamo vissuto il momento più caratteristico e intenso dell’intero convegno: il pellegrinaggio giubilare. Ritmando i nostri passi sui Salmi delle ascensioni, ci siamo fatti pellegrini di quella speranza annunciata, celebrata e vissuta pochi giorni fa nel Natale, e abbiamo percorso via della Conciliazione di fronte agli occhi forse un po’ perplessi dei turisti delle ultime feste. Arrivati in piazza San Pietro e passati i controlli, abbiamo compiuto l’ultimo tratto del nostro breve ma intenso cammino, facendo risuonare in noi le parole solenni: “Aprìtemi le porte della giustizia, entrerò per rendere grazie al Signore” (Sal 118,19). Al suono di queste parole abbiamo attraversato la soglia della Porta Santa giubilare, momento fugace ma denso di significato. Ai piedi dell’altare della Confessione, sulla tomba dell’apostolo, abbiamo richiamato la nostra fede e concluso il nostro pellegrinaggio, con l’augurio e l’invito da parte degli organizzatori di diventare ora noi stessi guide pellegrinanti per tutti coloro che in quest’anno santo accompagneremo.

Dopo esserci staccati dal gruppo abbiamo colto l’occasione per visitare velocemente la Città eterna, rientrando in tarda serata, sazi, soddisfatti e assonnati.

Nell’ultima giornata di convegno l’intervento del prof. Ruggero Eugeni ci ha introdotto ai modi diversi di “abitare il digitale”, mondo sempre più presente nelle nostre vite ma che ha sempre bisogno di essere umanizzato e umanizzante.

Conclusi i lavori con alcune risonanze, rifocillati e pronti, abbiamo intrapreso la strada del ritorno – in un piccolo “viaggio della speranza” più volte deviato a causa di incidenti sulla A1.

L’impressione raccolta tra di noi – responsabili e seminaristi – è quella di un’esperienza che non solo ci ha stimolato nella comprensione e arricchito nel vedere tanti rappresentanti convenuti, ma ci ha anche incoraggiato a fare nostri i suggerimenti e le intuizioni che ci sono state proposte, chiamati ad alimentare con ferma speranza quella gioia che ci ha mosso nel nostro piccolo ma consapevole “sì”.

Andrea Grigoli

sulla foto: don Davide e Massimiliano, del Centro Diocesano Vocazioni, con i seminaristi Andrea, Marijo, Paul, Manuel e Matteo.


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