XXVIII Domenica TO – Ogni Benedetta Domenica

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Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò.

 

Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò (Mc 10,21)

Esiste qualcosa di meglio e di preferibile alla salute, alla bellezza, alla ricchezza?

Le letture di questa XXVIII Domenica del Tempo ordinario ci fanno scoprire un bene che ci permette di vivere al meglio tutti gli altri beni. È la sapienza, la capacità di assaporare ciò che da senso alla vita, alle scelte, ai progetti, alle azioni, alle relazioni perché possiamo vivere tutto in pienezza, felicemente, anzi perché possiamo entrare nella vita eterna. Per questo la sapienza “l’ho amata più della salute e della bellezza, ho preferito avere lei piuttosto che la luce,
perché lo splendore che viene da lei non tramonta.” (Sap 7,10)

È proprio una felicità che non tramonta quella che cerca il protagonista del Vangelo che chiede a Gesù, correndogli incontro e intravedendo in lui una sapienza unica: “«Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?» (Mc 10,17). Forse questa vita eterna non è qualcosa di cui si entra in possesso per diritto, come un’eredità, o conquistandola solo con i propri sforzi, come se fosse un premio di produzione e di prestazione da guadagnare mettendo in pratica i comandamenti.

“Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò” (Mc 10,21). La felicità la incontri quando ti senti amato, parte dal sentirsi guardato in profondità con un amore unico e personale, rivolto a te da qualcuno che come Gesù sa vedere cosa si muove nel tuo cuore: desideri, fragilità, bellezza, risorse, paure. Vi è mai capitato di sentirvi guardati così?

Forse è proprio questo che mancava a questo tale, concentrato sulle cose da fare e sulla prestazione religiosa e morale da esibire a se stesso e agli altri più che sulle relazioni in cui sentirsi amato.

Gesù gli risponde invitandolo a rischiare…e indica per la vita e la felicità piena la strada del dare, del vendere, del donare, del lasciare certe sicurezze che sono zavorre e blocchi, seguendo Lui con la libertà dall’attaccamento ai beni posseduti e con la libertà dalla paura di perdere…dono che Gesù ci fa con la sua croce e risurrezione e che ci permette di amare veramente. Ma è proprio questa la sapienza, il bene più prezioso, il segreto della felicità che non finisce.

don Sergio Frausin


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