Il mosaico della Vocazione

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Un cammino di libertà e bellezza: riscoprire la chiamata di Dio nella gioia e nella sofferenza.

“La dignità della persona umana si radica nella creazione ad immagine e somiglianza di Dio; ha il suo compimento nella vocazione alla beatitudine divina. (…) Con i suoi atti liberi, la persona umana si conforma, o no, al bene promesso da Dio e attestato dalla coscienza morale”. Così il Catechismo della Chiesa Cattolica apre il capitolo dedicato alle vocazioni. In queste brevi frasi ritroviamo l’essenza della vita nel vangelo. Non la vita passiva che molte persone stereotipizzano come la vita cristiana. Bensì, una vita dinamica, basata sul pieno raggiungimento della propria dignità in comunione con Cristo. Una scelta che viene presa liberamente dall’individuo in funzione della propria morale. Eppure, questa scelta viene molto spesso compiuta in un momento molto delicato, come quello dell’adolescenza e viene influenzata da un contesto sociale sempre più anticattolico o ateo. Come viene fatto notare nei sussidi per le vocazioni della CEI, è un dovere del cristiano accompagnare non solo i giovani ma tutti coloro che si trovano in un momento di crisi. Come? Vivendo in piena gioia e libertà la NOSTRA vocazione, la vocazione che Dio ha affidato ad ognuno di noi. Cerchiamo, però, di essere realisti. La vita non è sempre piena di gioia. La vita è anche sofferenza, lutto, peccato e dolore. Spesso ci risulta quasi impossibile vivere e trasmettere questa gioia. È proprio in questi momenti di crisi che dobbiamo ricordarci che il Signore ci parla attraverso la nostra storia e che anche i momenti negativi fanno parte del bellissimo racconto che è la nostra vita. Proprio come le tessere di un mosaico, che prese singolarmente possono sembrare brutte e sgradevoli ma una volta ricostruite generano gioia e bellezza, così anche le nostre vicende personali a volte ci provocano dolore, ma insieme a tutte le nostre esperienze possono diventare fonte di santità e splendore. Ed è proprio con queste righe che vorrei iniziare a riflettere sul tema delle vocazioni, aspettandovi tutti il prossimo mese con la prima parola della nostra riflessione: SOGNO

Alessio Chilà

Foto di Jadeites da Pixabay


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