Dalle armi alla speranza: icone ucraine per costruire la pace

L’esposizione di icone dipinte sulle casse di munizioni: segni di fede e bellezza che raccontano la forza della speranza e il desiderio di pace

Nell’atrio della Curia Vescovile sono presenti, ancora per qualche giorno, delle icone particolari, dipinte sulle casse delle munizioni provenienti dall’Ucraina. Alcune icone erano già state presentate in occasione del Giubileo degli Artisti a Valmaura e nella Cattedrale di San Giusto il 3 e 4 febbraio. Sono un segno della speranza che l’arte sa portare anche su uno strumento di morte.

Grazie alla disponibilità della Curia Vescovile e del Vescovo Enrico, possono essere ammirate fino al 24 maggio dalle 9.00 alle 12.00, dal lunedì al sabato.

L’inaugurazione dell’esposizione, avvenuta in occasione della seconda Piazza della Pace, a cura della Consulta delle Aggregazioni Laicali, è stata benedetta dalla felicissima concomitanza dell’elezione di Papa Leone XIV e ha visto il concorso di popolo e la gioia di tanti, anche passanti per caso, nell’area di via Cavana- Piazza Hortis. È stata l’occasione di aprire la porta della Curia e di gridare assieme a Papa Leone a tutti: “La pace sia con voi”.

Inoltre, domenica, il Papa ha ricevuto in udienza il presidente ucraino che gli ha fatto dono di una delle icone degli stessi autori della mostra ospitata a Trieste. L’incontro è avvenuto in una sala limitrofa all’Aula Paolo VI dopo la Messa per l’inizio del pontificato.

L’idea del progetto “Icone sulle casse di munizioni”, nata nel 2014, è la trasformazione della morte, evidenziata dalla cassa di munizioni, in vita, tradizionalmente simboleggiata da un’icona nella cultura ucraina: queste icone trasformano il legno che odora di morte in arte che afferma la vita in diversi modi.

In primo luogo, trasformano la materia in cui erano conservate le munizioni destinate a uccidere e mutilare, nel trionfo della fede e della vita. In secondo luogo, con la vendita delle opere di Sofia Atlantova e Oleksandr lymenko, il progetto “Icone sulle casse di munizioni” sostiene il Primo Ospedale Mobile Volontario intitolato a Mykola Pyrogov, ospedale che trasporta il personale medico nelle zone di guerra per curare soldati e civili feriti.

Dalla sua istituzione, l’Ospedale mobile ha fornito assistenza a circa 99.500 pazienti, salvando o curando molte vite colpite dall’aggressione russa. La vendita può essere concordata con i pittori stessi tramite l’associazione Friuli- Ucraina che le custodisce temporaneamente le opere in Italia.

Fino a sabato 24 maggio le icone saranno a disposizione di chi volesse ammirarle nell’atrio della Curia di via Cavana, per poi accompagnare il Giubileo della Famiglie nel Santuario di Monte Grisa, domenica 25 maggio dalle ore 15.00. Per alcune settimane saranno poi ospitate presso la Chiesa del seminario di via Besenghi 16, sede della comunità Greco- Cattolica Ucraina.

Non possiamo, purtroppo, fermare la guerra, ma possiamo farci costruttori di pace ogni giorno con piccole o grandi azioni. L’idea della mostra a Trieste nasce proprio con questa esigenza!

don Alessandro Cucuzza

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