L’Università di Trieste ha conferito venerdì 30 maggio la Laurea Magistrale ad honorem in Diplomazia e Cooperazione Internazionale a Simone Bemporad, per il significativo e innovativo contributo dato allo sviluppo della diplomazia culturale e alla diffusione di modelli imprenditoriali orientati alla trasparenza, alla sostenibilità e allo sviluppo sociale.
Simone Bemporad, Direttore delle Relazioni Esterne e Comunicazione del Gruppo Generali dal 2014, in precedenza è stato CEO di Finmeccanica (oggi Leonardo) per il Nord America. Nel 2023 ha ricevuto l’onorificenza di Gentiluomo di Sua Santità da Papa Francesco e nel 2024 quella di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, conferitagli dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Attualmente è vicepresidente della Fondazione Generali “The Human Safety Net – Ente Filantropico”, sorta nel 2016, la cui missione è liberare il potenziale delle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità affinché possano migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie e comunità”. In concreto finanzia programmi che sostengono le famiglie vulnerabili con figli piccoli (0-6 anni) e l’integrazione dei rifugiati, unendo le forze delle organizzazioni no profit con quelle del settore privato, ponendosi come una rete aperta che collabora con Società, Organizzazioni e Fondazioni che condividono gli stessi obiettivi: opera in 26 paesi, dal Cile al Vietnam, dall’India all’Argentina, dalla Malesia al cuore dell’Europa. A Trieste collabora con la Comunità di San Martino al Campo, attraverso il progetto “Passo dopo Passo” che “vuole sostenere e accompagnare alcuni ragazzi neomaggiorenni e arrivati in Italia come minori non accompagnati, in un percorso per raggiungere un sufficiente grado di autonomia dal punto di vista lavorativo, abitativo e relazionale”.
Nella sua “Lectio Magistralis”, Bemporad ha posto l’accento sulla “corporate diplomacy”, cioè sul ruolo delle aziende nel creare legami internazionali. Non si tratta solo di un aspetto “geografico”, ma anche di una dimensione “valoriale”. In particolare, ha ricordato che «da un grande potere derivano grandi responsabilità» e quindi le grandi aziende possono «mettere a disposizione delle aziende più piccole le proprie competenze e i propri modelli organizzativi. In altre parole, possono aiutarle a diventare più forti, più resilienti e, grazie a ciò, le piccole e medie aziende possono diventare ‘role model’ per il proprio settore. Modelli organizzativi ispirati alla sostenibilità, in grado di avere un impatto positivo a livello di ambiente, comunità e dipendenti».
Alla luce della sua esperienza professionale una grande importanza assume la capacità di tessere relazioni che durano nel tempo, a partire dai banchi di scuola e di creare nel lavoro team coesi.
Raffaello Maggian
Foto UniTS