L’estate del 1224 stava terminando, Francesco saliva faticosamente al Monte della Verna, nella solitudine della sua anima provata da tante incomprensioni e costretto a stare nella sofferenza del suo corpo malato.
Quasi cieco faceva continuamente al Padre una domanda: «Mio Dio, mio Dio: chi sei tu, e chi sono io? Tu, il Signore altissimo, io, il verme vilissimo». La risposta che Dio gli dà sono le stimmate, gemme di amore per le sue ferite e profezia di un cammino di redenzione.
Dalla profondità della sua anima sgorga la preghiera delle Lodi di Dio Altissimo «Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie. Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero».
Pochi mesi dopo, in uno stato di profonda tribolazione, riceve da Dio l’assicurazione di un tesoro prezioso: il suo Regno già da ora, e compone il Cantico di frate Sole, di cui quest’anno ricorre l’ottavo centenario, che lo porterà a dire: Altissimo, onnipotente, bon Signore, Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedizione.
Francesco ci dona queste lodi, per introdurci nell’esperienza di vivere dentro la bellezza e la bontà di Dio, pur con le nostre paure e fragilità. È il senso profondo della sua spiritualità, dove la realtà che attende il credente è di consolazione non di paura, di relazione non di condanna, di bellezza non di chiusura, di grazia non di peccato.
Nutriamo assieme la nostra fede.
L’appuntamento è fissato per martedì 16 settembre alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, per la celebrazione della Santa Messa e, a seguire, dalle ore 19 la Veglia delle Stimmate.
Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare
di S. Maria Maggiore – Trieste