Ha cura di me, ha cura di noi!

Il vescovo Enrico invita a riscoprire la fede nel Dio vivo che ha cura di noi e ci rende capaci di prenderci cura dei fratelli

Una delle malattie più brutte del nostro tempo è la solitudine; e pure il non sentirsi capiti, il percepirsi abbandonati. Si tratta di esperienze che accomunano tutte le età e che fanno molto soffrire. Questo mix di solitudine, incomprensione, abbandono… genera tristezza insistente, melanconia diffusa, ansia e anche depressione. Quasi come infilati in un vicolo cieco, come condannati all’impotenza.

E invece la fede nel Dio vivo che si prende cura di noi fa sperimentare che c’è una luce che rischiara il cammino quotidiano, che squarcia una speranza per il futuro.

Il Dio vivo che parla si è fatto a noi vicino in Gesù e per mezzo dello Spirito continuamente ci accompagna, anche nelle modalità più sorprendenti, che sono i fratelli, le sorelle, la Chiesa, i poveri, la Scrittura, i sacramenti, le guide spirituali.

La lettera pastorale di quest’anno si intitola “Ha cura di voi” che è un’espressione della Prima Lettera di Pietro (1Pt 5,7). Nell’introduzione motivo la scelta:

La sete di Dio – ne sono convinto – è ben presente in tante persone, anche accanto a noi. Eppure, sembrano più affidabili malsani rivoli che contaminano nella sfiducia e nella diffidenza…
Ecco la grande sfida posta innanzi a noi. Coltivare la nostra personale relazione con Dio che ci è Padre, che nel suo Figlio ci ha rivelato la nostra dignità, che nello Spirito sempre ci accompagna. E poi insegnare a dissetarsi di Cristo: della sua Parola, del suo Amore, del Pane vivo che ci ha lasciato. Fiduciosi nel futuro, perché il Paraclito rimane con noi! Perché Dio ha cura di noi!

All’annuncio che Dio si prende cura di me, che Dio ha cura di noi segue l’imperativo di prenderci cura della nostra personale risposta, del nostro personale incontro con un Dio vivo che ci parla e ci accompagna. E anche prenderci cura dei nostri fratelli, figli, nipoti, coniuge, vicini di casa, colleghi, ragazzi del catechismo perché coltivino il loro personale rapporto con il Dio vivo che li ama nella loro singolarità, nella loro vicenda unica.

Tutto il nostro impegno nei tanti volti della cura – che si dipanano nelle strade delle famiglie, dei ragazzi, dei poveri, dei conflitti che ci tormentano – sono conseguenza dell’aver sperimentato che “di me si prende cura il Signore”. La Chiesa è l’insieme di coloro che coltivano il personale rapporto con il Signore – la loro interiorità, la loro coscienza nella quale Dio parla, l’ascolto della Parola viva del Vangelo, la guida dello Spirito che passa anche attraverso il Magistero della Chiesa, la meraviglia di un Dio che si fa incontro a noi nel povero e nell’umile – e pertanto si muovono verso i fratelli nella gioia di una testimonianza concreta, di una vita nuova alla cui base c’è lo Spirito ricevuto nel Battesimo.

Non si tratta di organizzare cose, di fare programmi e imprese secondo nostre umane strategie… ma di traboccare l’amore di Dio che si è incontrato fino a moltiplicare le opportunità perché altri possano sperimentare anche attraverso di noi che Dio si prende cura di loro e che pertanto possono uscire dalla gabbia delle preoccupazioni, dalla schiavitù dell’ansia da prestazione, dalla tristezza che il mondo infonde perché ciascuno trovi soddisfazioni consolatorie nei consumi indotti dal mercato.

Abbiamo bisogno di guarire. Dio si prende cura dei nostri sensi malati che ci danno una percezione distorta di noi e di Lui. Spesso la nostra intelligenza è offuscata dalle tante menzogne (fake news) che dilagano e ci portano alla disistima; siamo diventati incapaci di quel processo di ascolto che ci fa attenti alla Parola di vita del Signore e i nostri occhi sanno vedere solo il male e non sanno scorgere le meraviglie operate da Dio. Ma Lui si prende cura di noi. E ci guarisce. E ci fa capaci di prenderci cura dei fratelli perché possano sperimentare di non essere soli, di non essere abbandonati… ma di essere nel cuore di Dio. Quanto impegno per i poveri, per gli anziani, per i ragazzi, per la pace, per il creato scaturisce da chi si sa nel cuore di Dio!

+ Enrico,
con voi fratello per voi vescovo

6min107
BS


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