Domenica 9 novembre nella cattedrale di San Giusto si terrà la tradizionale Giornata del Ringraziamento, appuntamento ormai consolidato che, fin dal 1981, viene organizzato dal Centro pastorale sloveno. Per la comunità dei fedeli sloveni questa celebrazione riveste un significato particolarmente profondo, poiché rappresenta un raro e prezioso momento di preghiera in lingua madre nel cuore della Chiesa triestina, un segno tangibile della fede e della gratitudine verso Dio per i doni ricevuti.
Fu proprio nel 1981, su iniziativa del vescovo monsignor Lorenzo Bellomi, che i fedeli sloveni celebrarono per la prima volta, in modo comunitario e solenne, la Giornata del Ringraziamento in lingua slovena nella cattedrale triestina. Tuttavia, già negli anni Settanta, in diverse parrocchie dei paesi vicini, dove la tradizione contadina era ancora viva, le comunità celebravano questa ricorrenza portando davanti all’altare i frutti della terra, segno concreto della loro gratitudine a Dio per i doni del raccolto. Tradizionalmente, la festa si celebra la prima domenica di novembre, come è ancora oggi consuetudine nella vicina Slovenia; nella diocesi di Trieste, invece, la celebrazione diocesana principale si tiene la seconda domenica di novembre nella Cattedrale di San Giusto, mentre la prima domenica di novembre è dedicata alle celebrazioni nelle parrocchie circostanti.
Nei primi anni la celebrazione era caratterizzata da una particolare solennità: i fedeli si radunavano davanti alla chiesa già prima dell’inizio della Santa Messa, dove i sacerdoti guidavano la recita delle preghiere e delle litanie di tutti i santi; successivamente, in processione, accompagnati dal canto e dalla preghiera, si faceva ingresso in cattedrale per la celebrazione eucaristica. Negli ultimi anni la festa si apre con il suono gioioso delle campane del gruppo “Turn”, che invita i fedeli alla celebrazione.
Durante la Santa Messa, prima dell’offertorio, i fedeli portano all’altare i loro doni simbolici, i “frutti della terra e del lavoro dell’uomo”, come segno di gratitudine per i doni ricevuti; questi vengono poi destinati alle organizzazioni caritative locali per i più bisognosi. La Giornata del Ringraziamento non è soltanto un’occasione per lodare il Signore per i frutti della terra, ma anche un momento per rinnovare la consapevolezza della Sua provvidenza e per rendere grazie di tutti i benefici, materiali e spirituali, ricevuti nel corso dell’anno. A rendere ancor più suggestiva la celebrazione contribuiscono la presenza dei costumi tradizionali sloveni, la partecipazione degli scout, il canto possente del coro dell’Unione dei cori parrocchiali sloveni (ZCPZ) e il suono armonioso dei campanari “Turn”, che con la loro arte infondono un tono di festa e di comunione.
Come ogni anno, la Giornata del Ringraziamento rappresenta anche un momento privilegiato d’incontro tra i fedeli sloveni, il vescovo diocesano e i sacerdoti, nel comune desiderio di lodare e ringraziare il Signore per la Sua bontà e per la fecondità della terra e del cuore umano.
Majda Cibic
Foto in evidenza: Luca Tedeschi



