“Fratello Sole, Sorella Luna”: alla scuola di Francesco

In occasione degli 800 anni del Transito di San Francesco, un progetto coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Trieste

Nel 2026 ricorrerà un anniversario importante, ovvero gli ottocento anni dalla morte di Francesco d’Assisi, fondatore dell’ordine dei Frati Minori e autore – con il Cantico delle Creature – del primo testo letterario in volgare italiano. Un’occasione proficua per approfondire la figura del santo assisiate (che dal 1939, con santa Caterina da Siena, è compatrono d’Italia) il cui esempio di rispetto e di umiltà ha varcato i confini del tempo e dello spazio, diffondendosi ovunque e giungendo fino a noi. Nell’ambito di questa ricorrenza s’inserisce un progetto di ampio respiro, ideato da un gruppo di docenti della Diocesi di Trieste e intitolato “Fratello Sole, Sorella Luna”: un progetto rivolto alle scuole di ogni ordine e grado della provincia, avente come finalità la riscoperta del messaggio di Francesco e il valore del suo insegnamento per i giovani di oggi.

Il 22 ottobre scorso, presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Statale “Alessandro Volta”, si è tenuto il primo di tre incontri formativi incentrati sulla figura del poverello d’Assisi e pensati per i docenti delle scuole della città. Il tema – “Francesco oggi” – è stato approfondito dal teologo e formatore Gigi Cotichella, dalla professoressa Anna Desanso e dalla psicoterapeuta Raffaella Bellen. Punto di partenza per ogni riflessione al riguardo è la sfida che la “rivoluzione francescana” rivolge a ciascuno di noi – insegnanti o studenti – ancora oggi: un messaggio che, lungi dall’essere banalmente attualizzato, continua a interpellare le nostre coscienze di persone, legate da un vincolo di fratellanza (come direbbe san Francesco) con tutti gli elementi del Creato. Referenti del progetto sono Antonella Cavalli, docente di religione (Irc), Annamaria Rondini, vice-direttrice dell’Ufficio Scuola, don Stefano Vattovani, attuale direttore dell’Ufficio Scuola diocesano con don Fabio Visintin, insieme a un’équipe di docenti di religione e di altre discipline e a diversi membri della famiglia francescana, in collaborazione con il Laboratorio Scienza e Fede della Diocesi e l’UCIIM, sezione di Trieste.

Il secondo incontro si è tenuto giovedì 14 novembre, ospitando quasi ottanta insegnanti provenienti da diverse scuole di Trieste. Si è trattato di una formazione multidisciplinare che ha coinvolto trasversalmente insegnanti di ogni ordine e grado – dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, insegnanti di religione e delle discipline che si agganciano a questa materia (arte, musica, italiano, ecc.) – che ha portato ad approfondire alcune tecniche per una didattica laboratoriale ed immersiva con diversi linguaggi e livelli: sensoriale, emotivo e cognitivo. È stato un incontro che ha suscitato un alto grado di apprezzamento, tanto che la formazione si è conclusa con l’intervento di una professoressa della secondaria che esprimeva il desiderio di poter partecipare in futuro ad ogni laboratorio. Infatti, se ne doveva scegliere solo uno tra i cinque proposti: musicale, digitale, ambientale, artistico e di comunicazione per alunni speciali. L’ultimo era focalizzato sulla didattica inclusiva, cioè su come tradurre e semplificare il Cantico di san Francesco per i bambini e ragazzi con difficoltà cognitive attraverso l’utilizzo di SymWriter, un programma di videoscrittura che richiede tempo e fatica, ma permette di raggiungere l’obiettivo di aver comunicato in modo semplice ed efficace. A proporlo è stata la professoressa Silvia Cettina, laureata in Lettere e diplomata all’Istituto di Scienze Religiose, educatrice da una vita e che da anni opera come insegnante di sostegno nella scuola secondaria.

Tutte le relatrici che hanno offerto il loro contributo sono state davvero preziose: Maria Mauri, che ha animato il laboratorio rumoristico/musicale, è docente di scuola primaria e musicista, diplomata in flauto. Da anni ha approfondito la propria preparazione attraverso corsi di didattica musicale attiva e tradizionale, teatro e didattica creativa. Con il suo workshop ha tradotto il Cantico attraverso degli ambienti sonori prodotti da strumenti semplici ma molto efficaci, costruiti con materiali poveri e molto creativi.

La professoressa Valentina De Gasperi, insegnante di scienze naturali e animatore digitale al “Volta”, forma colleghi docenti con corsi mirati e attività laboratoriali, stimolando confronto e collaborazione tra discipline. Molto attenta ai bisogni degli studenti e alla progettazione di percorsi didattici, De Gasperi ha curato il laboratorio digitale. Un laboratorio partecipativo e aperto alla creatività, pensato per docenti di ogni ordine e scuola, che invita a scoprire insieme come gli strumenti digitali possano rinnovare la didattica senza perdere di vista la centralità della persona. Attraverso la creazione di una moodboard collaborativa e attiva di storytelling, i partecipanti hanno sperimentato come il digitale possa favorire espressione, collaborazione e relazione, trasformando il testo in un’esperienza condivisa.

Il laboratorio artistico è stato guidato dalla dottoressa Serena Paganini, storica dell’arte ed esperta di didattica dell’arte. Opera come educatrice in diversi musei di Trieste. Dal 2015 è autrice del progetto “Artepertutti” assieme alla collega Coslovich ed è molto attiva nelle scuole dove propone percorsi mirati alla conoscenza dell’arte. Il suo laboratorio consisteva in una parte teorica di presentazione che guidava alla lettura degli affreschi di Giotto ad Assisi e alle proposte per adattare i contenuti per le diverse fasce di età.

Al termine della serata c’è stata una sintesi finale delle formatrici in Aula Magna. Il dono del gruppo del laboratorio ambientale è stato la condivisione della “Danza del Creato”, una coreografia preparata in poco tempo dalla bravissima dottoressa Chiara Francesca di Tizio, appartenente al movimento Economy of Francesco, un movimento internazionale di giovani economisti, imprenditori, attivisti e promotori di economia sostenibile under 35. Chiara Francesca, danzatrice e coreografa, con formazione in danza classica secondo il metodo Vaganova e specializzata in danza contemporanea, è docente di Metodologia della danza. Ha saputo coinvolgere gli insegnanti e creare una coreografia a cerchio di grande effetto, sulle note del “Laudato sii” del musical “Forza Venite gente”. La gioia della danza ha tradotto il frutto di un lavoro intenso, un pomeriggio condiviso che ha arricchito tutti i partecipanti.

Il terzo e ultimo appuntamento della formazione è fissato per martedì 2 dicembre.

Manuela Giancristoforo e Andrea Fullin Salamon

 

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