“Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farlo per migliaia di persone” è lo slogan scelto per celebrare il 4 maggio la 35.ma Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica dedicata all’8xmille nelle parrocchie.
Nonostante l’8xmille sia entrato in vigore nel 1990, sono ancora in tanti (quasi 25 milioni) i contribuenti che non esprimono nessuna scelta, perché non sanno che lo possono fare o perché non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi o per la procedura troppo complessa. Tra questi tanti sono cattolici praticanti. I contribuenti che esprimono la loro scelta sono circa 17 milioni, di cui poco più di 12 milioni firmano a favore della Chiesa cattolica.
Inoltre, pochi sanno che i contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione (oltre 9 milioni) possono ugualmente effettuare la scelta per la destinazione dell’8xmille dell’Irpef.
Per questo una necessaria sensibilizzazione è importantissima.
Le risorse dell’8xmille sono destinate al culto e alla pastorale, alla carità verso tutte le forme di povertà, alla custodia del patrimonio artistico e culturale delle nostre comunità. Non ultimo, la remunerazione dei sacerdoti è sostenuta per il 70% dai fondi provenienti dall’8xmille, fondi che sono in diminuzione a causa del calo delle persone che firmano a favore della Chiesa cattolica.
Firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica può moltiplicare tali benefici a dismisura. È un gesto semplice, non costa nulla.
Per queste ragioni nel mese di maggio prende inizio in molte parrocchie un’iniziativa finalizzata ad aiutare coloro che potrebbero avere maggiori difficoltà a firmare. Si tratta del progetto “unafirmaXunire 2025”, che prevede l’assistenza, il ritiro e la consegna delle buste con la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8xmille” direttamente in parrocchia.
Più di 30 parrocchie della diocesi di Trieste hanno aderito all’iniziativa. Il servizio è gratuito e non è richiesto alcun documento relativo ai propri redditi, è sufficiente il documento di riconoscimento. I referenti parrocchiali ed il servizio diocesano del Sovvenire aiuteranno i fedeli nella compilazione dei moduli e si faranno carico anche della consegna dei moduli stessi al CAF.
Il coinvolgimento e la formazione su questi temi può fare la differenza nel contrastare l’attuale calo delle firme che è anche dovuto ad alcuni luoghi comuni sbagliati. La firma per destinare l’8xmille è un diritto di ciascuno e quella firma permetterà alla Chiesa cattolica di compiere migliaia di gesti d’amore.
Mike Cardinale
Referente diocesano