In attesa della veglia missionaria diocesana

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veglia missionaria
Intervista a Barbara Piazza, responsabile del Gruppo Missionario della parrocchia di San Giovanni Bosco in Trieste.

In vista della Veglia Missionaria diocesana che si svolgerà presso la chiesa dedicata a Santa Maria Ausiliatrice, in via dell’Istria n.53, il 25 ottobre 2024 con inizio alle ore 20.00.
La Veglia sarà presieduta dal vescovo Enrico Trevisi e saranno presenti il direttore dell’Ufficio Missionario diocesano, can. Alessandro Amodeo, il parroco, don Germano Colombo, il missionario salesiano in Etiopia, don Filippo Perin.

La comunità salesiana è composta da cinque sacerdoti, don Germano (parroco), don Marco, don Gianni, don Narciso e don Lino.
La comunità religiosa femminile delle Suore di Maria Ausiliatrice è composta da suor Francesca (direttrice), suor Luigina (fa parte del gruppo missionario ed è stata 35 anni in missione in Patagonia), suor Giulia, suor Maria, suor Antonietta, suor Silvia e suor Rosetta.

Il Domenicale intervista Barbara Piazza, cinquantenne, educatrice di nido d’infanzia, salesiana cooperatrice e responsabile del Gruppo Missionario parrocchiale, perché ci illustrasse anticipatamente questa iniziativa.
Barbara frequentava il basket all’OMA, quindi i gruppi parrocchiali oratoriali; è in seguito divenuta salesiana cooperatrice, terzo ramo della famiglia salesiana dove i laici fanno una scelta di vita secondo il carisma salesiano. I carismi salesiani sono i “Salesiani di don Bosco”, le “Figlie di Maria Ausiliatrice”, i “Cooperatori”, gli “Ex allievi” ed altri.

Il gruppo missionario è nato ufficialmente da una decina d’anni, preceduto da una realtà legata alla missione salesiana in Bolivia (dove è stata anche Barbara, che ci ha vissuto per vari anni, lavorando con ragazzi abbandonati e ragazzi di strada, e dove ha compreso che sarebbe stata quella la sua attività professionale, tanto da conseguire una laurea in Scienze dell’Educazione, per propria formazione più approfondita; è anche terziaria salesiana). Il gruppo è sorto per rispondere a varie necessità; inizialmente eravamo don Marek (allora parroco), Barbara Piazza ed altri laici. Attualmente sono una decina le persone che collaborano con questa attività, che ha come scopo quello di sensibilizzare i parrocchiani e l’intera comunità al tema della missionarietà; lo facciamo organizzando incontri, raccogliendo fondi per le missioni tramite mercatini parrocchiali, diffondendo notizie tramite la bacheca collocata presso la chiesa.


Papa Francesco ha dichiarato che “anche la Parola può cambiare il mondo”. Come lo interpretiamo?
È molto utile enfatizzare i messaggi positivi, di speranza; il mondo non è solo “negativo”, ci sono molte realtà positive, che vanno conosciute.

La missionarietà è carità, ovvero aprire il cuore all’altro?
Certo, anche perché noi sosteniamo chi è più lontano, ma siamo in stretta collaborazione con la Caritas, operando di concerto. La missionarietà è ovunque, va a pari passo con la carità.

Come descrivere la missionarietà a Trieste?
Anche da noi in parrocchia c’è un gruppo che accoglie le persone che hanno bisogno, i ragazzi che hanno bisogno….siamo in collaborazione con la Comunità di San Martino al Campo, con tutti coloro che operano a favore dei bisognosi.

Ho sentito una persona dire a un missionario: “Tu sei un angelo!” Cosa vuol dire “essere un angelo”?
Adesso che siamo tutti chiusi in noi stessi, la testimonianza di chi cerca lo sguardo di chi gli è accanto è essenziale. Gli “angeli” si fanno presenza di Gesù concreta. C’è un giovane, Stefano Benetton, che collabora con il gruppo missionario e che è stato in missione in Madagascar

Un’anticipazione sulla Veglia Missionaria diocesana?
Il vescovo Enrico è molto sensibile al tema della missionarietà. Ottobre è il mese missionario, il ottobre è la Giornata Missionaria Mondiale. La Veglia Missionaria diocesana sarà impostata secondo lo schema proposto da “Fondazione Missio”, incentrata sulla speranza (che è il tema giubilare), aggiungendovi una parte consistente nella preghiera per la pace, pregheremo per i cinquanta paesi che sono in conflitto e che sono spesso terra di Missine, terre nascoste, non raccontata dai media.

Essendo in Italia il missionario don Filippo Perin, lo abbiamo invitato a partecipare, per portare la sua testimonianza in un’ottica di speranza positiva.

Il tema della Veglia sarà il banchetto. Ci sarà qualche simbolo specifico?
Ci sarà una tavola vuota, su cui verrà portato il pane. Dopo il mandato missionario, il pane sarà spezzato ed ognuno ne riceverà un pezzetto, per condividerlo personalmente e parteciparlo anche agli altri.

Vi aspettiamo tutti alla Veglia!

Intervista a cura di don Marco Eugenio Brusutti


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