La Repubblica dei Ragazzi ha compiuto 74 anni

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Una giornata di festa, memoria e giochi per celebrare 74 anni di impegno e amore per i giovani alla Repubblica dei Ragazzi.

Domenica 24 grande festa alla Repubblica dei Ragazzi per festeggiare il 74° compleanno.

La giornata è iniziata con la celebrazione della S. Messa di ringraziamento, presieduta dal nostro caro amico don Sergio Frausin, durante la quale è stato ricordato il fondatore don Edoardo Marzari che, con il suo fidato collaboratore Guerrino Travan, nel lontano 1950 ha avuto l’ispirazione di creare questa istituzione dedicata ai giovani, che ancora oggi è un importante centro di aggregazione giovanile e che nelle varie attività ludico-sportive trovano posto oltre 400 ragazzi e ragazze dai 4 ai 16 anni.

Al termine della Santa Messa sono seguiti vari giochi in cortile organizzati dagli animatori delle sezioni sportive di Azzurra R.d.R.

Stop ai giochi per il pranzo, durante il quale sono state consegnate le carte d’identità ai nuovi cittadini e cittadine della RdR.

Nel pomeriggio altri giochi hanno animato il cortile di Palazzo Vivante, sede dell’Opera Figli del Popolo, di cui la Repubblica dei Ragazzi è parte integrante, giochi ai quali ha partecipato anche l’associazione Giocomondo che è attiva nelle sale del palazzo. Ma non basta. Anche la Croce Rossa Italiana ha partecipato a alla grande giornata con delle dimostrazioni di primo soccorso che sono state seguite con entusiasmo ed attenzione sia dai ragazzi, piccoli e grandi, che dai genitori presenti, visibilmente molto interessati a quanto veniva dimostrato.

Con una “pseudo” lotteria (c’erano regali per tutti…) ci siamo avviati alla conclusione della bellissima giornata; ma cosa manca ancora per festeggiare un compleanno? La Torta! Ed ecco apparire nel fondo della sala di ricreazione un “tortone” di 8 chili che ha deliziato il palato di tutti i partecipanti di questa bella festa.

Tanti auguri Repubblica dei Ragazzi, continua per ancora tanti anni ad occuparti dei giovani, insegnando loro l’amore per la famiglia ed il rispetto delle persone, come don Marzari e Guerrino Travan hanno fatto prima di salire al cielo.

Fulvio Bisacco


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