È in corso di realizzazione il nuovo progetto in Burundi di AMU – Azione per un Mondo Unito, una ong presente a Trieste e nel Friuli Venezia Giulia dal 2007 e che ha già operato, con diverse iniziative di sviluppo, in aree particolarmente svantaggiate del Burundi rurale.
Questo del 2024 è un nuovo progetto di adduzione di acqua potabile e di servizi di igiene pubblica in una provincia molto svantaggiata e periferica, priva finora di efficaci servizi idrici ed igienico-sanitari per la salute pubblica di quelle comunità marginali, molto prossime al confine con il Congo.
Il progetto denominato: “Acqua fonte di vita e sviluppo a Cibitoke” è stato selezionato quale primo progetto nella speciale graduatoria dei microprogetti di cooperazione allo sviluppo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e, quindi, finanziato dalla stessa Regione per un importo di 30.000 € nel competente capitolo di bilancio della Direzione Generale della Cooperazione internazionale. Il progetto vale però 50.000 € complessivi, per cui l’AMU è impegnata in un’opera di sensibilizzazione e di raccolta fondi. Si ringrazia sentitamente, pertanto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per il cofinanziamento concesso.
In Burundi vi sono diverse criticità sociali e la lotta alla povertà è da diversi anni una priorità del governo nazionale.
La povertà viene concepita in modo multidimensionale, cioè non solo nel senso monetario del termine, ma dipendente anche dall’effettiva possibilità di accesso a determinati beni e servizi, come la qualità dell’acqua potabile, il tipo di servizi igienici, la frequenza scolastica dell’infanzia e l’equilibrio nutrizionale delle persone. La stragrande maggioranza dei bambini in Burundi soffre infatti di diverse privazioni: il 60,2% dei bimbi è privo dell’acqua potabile, l’84,8% di alloggi salubri e il 75,6% dell’istruzione. Più della metà dei bambini che vivono nelle zone rurali sono privi di tutti e tre tipi di servizi citati contemporaneamente. Nel Burundi, che è un paese molto collinare, la popolazione è costretta ad un continuo sali e scendi dai villaggi posti alle sommità delle colline, verso il fondo valle dove scorre l’acqua dei torrenti e, quindi, alla faticosa risalita verso le case con taniche e recipienti pieni d’acqua. Grande è pertanto la precarietà igienica creata da questa situazione di carenza d’acqua nelle case. La mancanza dei servizi igienico-sanitari rimane quindi una sfida aperta per molta parte della popolazione; nella sola provincia di Cibitoke, oggetto del nostro intervento, il tasso di copertura igienico-sanitaria di base arriva soltanto al 11% della popolazione (dato di fonte governativa burundese ENAB).
Lo studio di fattibilità del progetto del AMU, realizzato con la partecipazione della comunità locale, ha fatto emergere il forte desiderio della gente di avere l’opportunità di vivere una vita “più sana ed igienica”.
AMU lavora, infatti, da molti anni con il partner locale Casobu Asbl (Cadre de Solidaires du Burundi) e, nel corso del 2022, è stato condotto assieme un attento studio multisettoriale. Questo studio ha visto la partecipazione attiva delle famiglie della zona, dei responsabili amministrativi locali, come pure delle parrocchie e di altri centri di socializzazione, per comprendere appieno le principali sfide avvertite dai residenti e per lavorare assieme a loro per definire nel modo migliore gli obiettivi e le azioni da intraprendere. I risultati di questo studio hanno mostrato, appunto, che tra tutte le difficoltà vissute dalla comunità, quella della necessità dell’acqua potabile e dei servizi igienici veniva avvertita come prioritaria.
La comunità locale della zona ha così identificato i propri bisogni primari da soddisfare e le relative azioni necessarie da condurre, ideando un programma di durata quinquennale che si prefigge i seguenti risultati:
- ricevere l’acqua potabile entro 500 metri dai villaggi ed il suo uso razionale (attraverso la costruzione di 3 acquedotti)
- adozione di buone pratiche igienico-sanitarie (attraverso la costruzione di impianti di sanificazione, impianti idrici e latrine ecologiche)
- mantenimento di un ambiente sano, alloggi decenti e facile accesso all’assistenza sanitaria (attraverso la sensibilizzazione e formazione su temi quali gestione del bene comune, salute e igiene personale e dei luoghi, conservazione dell’ambiente, partecipazione alle mutue sanitarie di comunità).
Le prime attività previste sono già in corso e stanno portando beneficio a tutta la popolazione coinvolta della provincia di Cibitoke (circa 2.000 famiglie con 12.000 persone) in quanto, la presenza delle infrastrutture idriche e delle latrine ecologiche, contribuisce alla salvaguardia della salute e dell’ambiente in tutta la zona interessata e fungono da “modello di buona pratica” che tutta la comunità può adottare.
Sarà, infine, posto l’accento sulla sensibilizzazione alla gestione del bene comune “acqua”, cioè alla gestione partecipativa della risorsa idrica da parte della gente, alla tutela dell’ambiente e all’igiene domestica.
Delle attività di formazione diretta saranno inoltre rivolte a 40 persone ben identificate che, attraverso il successivo trasferimento della loro esperienza e delle nozioni apprese ai vicini e ai parenti, saranno in grado di diffondere le informazioni sulle buone pratiche igieniche e sullo smaltimento dei rifiuti organici e contribuiranno così alla piena sensibilizzazione di tutta la comunità su questi temi.
In questo preciso momento, prima fase dell’intero progetto, si sta già operando con la costruzione di 20 latrine ecologiche per le famiglie delle colline di Gicaca, Musenyi, Rubirizi, Rukana e Gitumba, situate nei comuni di Mugina e Rugombo della provincia di Cibitoke. A ciò seguirà, immediatamente dopo, la costruzione di una rete di acquedotti di approvvigionamento di acqua potabile sull’asse Rubirizi-Rukana e il rafforzamento delle competenze e capacità della popolazione nella gestione delle nuove infrastrutture idriche.
AMU – Azione Mondo Unito del Friuli Venezia Giulia, su questo progetto nel corso del 2024, ha già svolto due incontri pubblici molto partecipati, il primo a Udine presso la Sala Van Thuan in giugno e l’altro al Teatro Miela di Trieste lo scorso fine settembre.
Chi desiderasse conoscere di più sul progetto può visitare questi siti web: www.amufvg.it oppure www.amu-it.eu mentre chi desiderasse contribuire può altresì accedere alla pagina web dedicata al sostegno ai progetti: www.amu-it.eu/campagne/acqua-fonte-di-vita-e-sviluppo-a-cibitoke/ all’eventuale versamento di un contributo basterà indicare, come causale, il richiamo al progetto di sviluppo in Burundi.
Giampiero Viezzoli