Sguardo contemplativo e responsabilità comune

Nell'omelia pronunciata in occasione della Messa per il Creato, il Vescovo Enrico Trevisi ha invitato tutti a essere semi di speranza e di pace

Mercoledì 3 settembre, una numerosa assemblea di fedeli ha partecipato alla “Messa per il Creato”, presieduta dal Vescovo di Trieste, monsignor Enrico Trevisi, presso il Giardino Pubblico “de Tommasini”.

Nella sua omelia il Vescovo – dopo aver ricordato la peculiarità del formulario, presentato lo scorso 10 luglio in Vaticano, in occasione dei 10 anni della “Laudato Si'”, pensato “per chiedere a Dio la capacità di custodire la creazione”, del quale avevamo parlato in un nostro precedente articolo – e dopo aver sottolineato alcuni passaggi dell’omelia che il Santo Padre ha pronunciato alla Messa del 9 luglio al Borgo Laudato si’ di Castel Gandolfo, si è soffermato su quanto proclamato dalle Scritture:

«Il libro della Sapienza ci ha istruito a leggere con intelligenza il libro della Creazione, a non scambiare la bellezza delle creature con il Creatore, ma anche ad assumerci le nostre responsabilità [..] Il Vangelo ascoltato (Mt 6,24ss) ci richiama ad uno sguardo contemplativo e non ha una razionalità con la quale strumentalizzare tutto e con la quale depredare la terra, lasciando alle generazioni future solo un cumulo di immondizie. Uno sguardo pieno di stupore, come ci ha insegnato papa Francesco nella Laudato Sì e imparando proprio da San Francesco e dal suo Cantico delle creature. Una fraternità che ci unisce tutti, perché tutti proveniamo dall’unico Dio!».

In conclusione, una riflessione e un augurio:

«Quando noi custodiamo la terra, l’acqua e la creazione tutta, noi rendiamo lode a Dio. E vogliamo che la nostra vita e la nostra azione non siano atti di padronanza e dominio, ma di servizio. Questa responsabilità la condividiamo con tutti gli uomini di buona volontà e con loro vogliamo progettare stili di vita più rispettosi di ogni persona e di tutto il creato. Auguro a tutti, a ogni singolo cittadino, fino ad ogni nostro politico e amministratore, di divenire semi di pace e di speranza anche nella tutela del creato, nella salvaguardia e custodia di quanto Dio ci ha affidato».

L.P.

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