A Trieste esiste un luogo dove, dopo averlo visitato, l’emozione del Natale assume un effetto contagioso. È il Museo del Presepio, inaugurato nel 2003, che conserva ed espone al pubblico oltre mille opere presepistiche che testimoniano l’arte, la cultura e la creatività legate alle tradizioni locali, regionali e dei vari Paesi del mondo, in parte costruiti da artigiani locali e in parte frutto di donazioni, sia italiane che estere. Quello che sorprende è come una grande iniziativa possa partire dalla tenacia e dalla volontà di una singola persona.
Adone Castagnaro, nato in Calabria, era venuto a Trieste proveniente da Napoli per lavorare come impiegato nel 1918, portando con sé la passione per i presepi. Inizialmente costruiva da solo in casa presepi con materiali vari, nel 1958 prese in affitto una stanza in Piazza Ponterosso utilizzandola come sede della prima associazione di amici dei presepi di Trieste.
Alla sua morte, avvenuta nel 1972, tutta la raccolta è finita in una soffitta, finché nel 1980 l’Opera Figli del Popolo, nella sede di Palazzo Vivante, decise di esporre ogni anno tutte le opere in occasione delle festività natalizie. Nel 1987 è stato il figlio Giuseppe, detto Pino, all’età di 56 anni a prendere in mano la passione paterna, dando vita alla sezione triestina dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, realtà che a livello nazionale riunisce gli appassionati del Presepio di tutta Italia. L’idea di partenza è stata di avviare un concorso provinciale dei presepi, che ebbe molto successo. Nel 1991 ecco un convegno nazionale che ha visto la presenza a Trieste di oltre 400 partecipanti, provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Nel 2001 il Comune di Trieste ha messo a disposizione un edificio in disuso, l’ex scuola elementare “Damiano Chiesa”, con una superficie di circa 400 metri quadri, situato a Servola in via dei Giardini 26, dove tuttora l’associazione opera. Nel 2011 l’associazione è divenuta un Associazione di Promozione Sociale (APS), il cui Presidente è proprio Giuseppe Castagnaro.
Sono molteplici le attività che i volontari svolgono nell’associazione: da chi costruisce, ripara, restaura presepi a chi tiene corsi per ragazzi. Altri si occupano delle visite guidate per studenti, gruppi e singoli visitatori. C’è anche chi cura la ricca biblioteca tematica.
Ogni anno, nel periodo natalizio, una parte dei presepi viene data in prestito ai siti istituzionali della città, ma anche fuori Trieste per mostre di presepi, sia in regione che all’estero. In collaborazione con la Pro Loco di Servola alcuni presepi vengono esposti nelle vetrine dei negozi rionali, bar, trattorie, trasformando Servola in un borgo dei presepi, un presepe diffuso.
Il Museo è articolato in sei sale tematiche dove è possibile ammirare le più interessanti realizzazioni degli ultimi cent’anni, comprese pregevoli collezioni di presepi provenienti da tutto il mondo e realizzati con i più svariati materiali. Il Museo si apre con un omaggio ai diversi culti religiosi cristiani, in un abbraccio ecumenico e con due grandi presepi meccanici: il Presepio “Tonini” e quello del “Mercato”.
La prima sala, con il presepio animato “Pernice”, è riservata ai presepi storici con ambientazione palestinese. Nella sala adiacente troviamo diorami che riproducono in tre dimensioni dipinti di famosi pittori. La terza sala è dedicata all’ambientazione del presepe nella città di Trieste. Nel salone principale è possibile ammirare una grande “Szopka – Presepio di Cracovia”.
Il Museo del Presepio sarà aperto e visitabile nel periodo natalizio dal 16 dicembre al 15 gennaio con orario, nei giorni feriali, dalle 15 alle 18 e , nei giorni festivi, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Il 24, il 25 e il 31 dicembre il Museo, invece, sarà chiuso. Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito www.museodelpresepioditrieste.it.
Raffaello Maggian

Foto: Luca Tedeschi
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