Ormai è già tempo d’Avvento, tempo di attesa, e uno dei colori che caratterizza questo periodo dell’anno è il verde, colore secondario ottenuto dalla combinazione dei due primari blu e giallo.
Etimologicamente la parola verde deriva dal latino veridis che significa “essere verde”, “verdeggiare” e la sua radice più antica (“splendere”) indicava un colore lucente. Questo splendore è dato dalla quantità di giallo che, se è dominante, lo rende più caldo e se ad essere dominante è, invece, il blu, lo rende più freddo. È associato alla vegetazione, alla bellezza della natura, del creato e più il verde è brillante, più si definisce “splendida vegetazione”. Quindi, richiama la vita, la crescita e la freschezza della primavera, quando tutta la natura si risveglia, rinasce. Ed è sicuramente per questo motivo che il verde è collegato all’Avvento, poiché si attende la nascita dell’Emmanuele (il Dio con noi) che è nostra rinascita, nostro risveglio spirituale.

Poiché il verde è speranza, vita e rinnovamento, nell’iconografia bizantina questo colore è simbolo della presenza dello Spirito Santo. Nell’icona della Trinità di Andrej Rublev (foto 1) lo Spirito è raffigurato dall’angelo (a destra dell’osservatore) con un manto verde, a rappresentare la sua opera di rigenerazione e salvezza (come il manto di San Giovanni Battista nella foto 2). Infatti, in un suo studio, Alexander Vetelev afferma: “L’angelo di destra è lo Spirito Santo. Le sue vesti sono disposte come quelle dell’angelo centrale…il manto è verdognolo, con sfumature e ombreggiamenti. La terra presso le predelle degli angeli laterali e dietro l’angelo centrale è ricoperta di erba verdognola, l’albero sopra la testa dell’angelo centrale è coperto di foglie verde-scure. Il colore verde è simbolo della pienezza della vita, del fiorire delle energie vitali. Nel campo spirituale il colore verde è simbolo della forza vivificante e graziosa dello Spirito Santo. Secondo la Chiesa ortodossa, lo Spirito Santo è il “Vivificante”, cioè colui che illumina, santifica e porta a compimento la salvezza dell’uomo”.

Inoltre, nel libro “L’icona immagine invisibile” Egon Sendler afferma: “Nelle scritture il verde (in ebraico yârâq; in greco chlôrós) serve come attributo della natura; esprime la vita della vegetazione. È il colore dell’erba (Gb 7,12; 6,11), delle foglie (Ger 17,8) e degli alberi (Is 57,2; Sal 37,35); simboleggia, quindi la crescita e la fertilità. Perciò nel linguaggio profano è divenuto simbolo della speranza. L’Aeropagita dà forse la più bella caratteristica del verde: ‘È la giovinezza e la vitalità’. […] L’irradiamento del verde è calmo e neutro. È situato tra il movimento in profondità del blu e l’avanzamento del rosso. In una composizione con altri colori, il verde armonizza l’insieme. Vicino al rosso produce un effetto complementare. Ciò si nota soprattutto nelle icone di Novgorod. […] Il verde, nelle sue tinte tra giallo e blu, è largamente utilizzato per i personaggi delle icone: per le vesti dei martiri accanto al rosso (sacrificio del fiore della loro giovinezza), come per i profeti e i re. Anche nelle scene di feste, molti personaggi secondari portano questi due colori. Probabilmente ragioni artistiche hanno determinato questa scelta dell’iconografia”.
Ne “Le porte regali”, invece, Pavel Florenskij accenna al colore verde solo per gli incarnati preparati con una base cromatica fredda (sankir), che “nella pittura d’icone russa dei secoli XIV-XV fu verde”, sulla quale si procede con tonalità calde come le ocra. Il verde, negli incarnati, è usato anche in occidente con la terra verde e la biacca (il Beato Angelico, Giotto, Duccio di Buoninsegna, Botticelli per esempio) perché rende molto luminosi i volti. E credo non sia un caso poiché l’uomo fa parte della creazione.

Non solo nell’iconografia, ma anche nelle altre tecniche pittoriche uso spesso il verde in tutte le sue sfumature e, proprio perché ottenuto dalla combinazione del blu col giallo, le mescolanze sono infinite; infatti, mi consente di ottenere oli su tele con particolari atmosfere (foto 3), così come acquerelli suggestivi (foto 4).

È un colore armonioso che diffonde equilibrio e pace, perfetto non solo in questo periodo ma per tutti i giorni dell’anno, come d’altronde considero l’Avvento: ogni giorno per me è Attesa di rinascita del mio cuore in Cristo… Santo Natale a tutti!
Rosanna Valicenti
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