Oltre le grate – Il mio cantautore preferito? Gesù di Nazareth

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scandura
Pensieri e riflessioni rivolte alla Comunità penitenziaria e detentiva della Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste.

Carissimi Fratelli e Sorelle, facendo mie le parole di San Paolo mi rivolgo a voi pregandovi di: “sopportare un po’ di follia da parte mia” (Cfr. 2Cor 11,1).
Oggi sono in vena di confidenze e pertanto vi voglio raccontare che anch’io, come tutti, quando vivevo ancora nel mondo avevo i miei cantanti preferiti: Lucio Battisti, Claudio Baglioni, i Pooh, i Bee Gees, ecc., fino al giorno in cui conobbi un Cantautore che li superava tutti: Gesù di Nazareth. Sì, proprio Lui.
Già il Suo Nome: Gesù, è una musica. I Vangeli ci narrano che la Sua Voce melodiosa faceva risuscitare i morti di quattro giorni (Gv 11,1-44). La soavità di quella Voce attirava le folle (Lc 4,42-44).
Lo sapevate che alcuni studiosi sostengono che il Discorso della Montagna, soprattutto le Beatitudini, Gesù non l’abbia pronunciato, ma l’abbia cantato? (Mt 5,1-11).
Ma il Cantico più bello di questo dolcissimo, impareggiabile Cantautore è stato quello che ha intonato sulla Croce. Questo cantico d’amore intramontabile ha attirato e affascinato generazioni intere.

Ecco alcune strofe di questo canto: “Nessuno ha un Amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,3).
“Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32).
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12).

Dal Suo Corpo steso e inchiodato sulla Croce, come dalle corde di una cetra, si eleva una melodia capace di raggiungere e conquistare i cuori, muovendoli a conversione; di guarire le ferite; di risanare i cuori affranti; di risollevare gli afflitti.
Quando ci lasciamo raggiungere dall’Amore di Dio, quando viviamo in Grazia di Dio e ci lasciamo plasmare da essa: Gesù canta nel nostro cuore.
Egli però non ama cantare da solo, il cantico lo ha intonato Lui, ma ciascuno di noi è chiamato ad unirsi attivamente a questa lode.

Su ciascuno di noi dio ha pronunciato una parola unica e irripetibile
Con la nostra vita siamo chiamati a scrivere e a cantare la nostra strofa unendoci al cantico d’amore di Cristo Gesù Signore.

Sr. Ch. Cristiana Scandura osc


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