Il 13 marzo il Papa celebra il dodicesimo anniversario dell’elezione nel Policlinico romano dove è ricoverato: la nostra preghiera continua incessante.
Erano le 19:06 quando dal comignolo della Cappella Sistina uscì la fumata bianca e le campane di San Pietro suonarono a festa.
Alle 20:12 il Cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran annunciò alla Città e al mondo l’elezione del cardinale Jorge Mario Bergoglio a Papa, il quale scelse il nome pontificale di Francesco.
Il nome, la semplicità dell’abito piàno a differenza di quello corale, la croce d’argento che indossava da vescovo, la richiesta al popolo di benedire il suo vescovo prima della benedizione del vescovo al suo popolo hanno fatto capire la straordinaria portata di questo primo papa a non aver partecipato al Concilio Vaticano II, ma ad incarnarne pienamente lo spirito.
Oggi, nel dodicesimo anniversario dalla sua elezione, il successore di Pietro insegna da una cattedra particolare, altrettanto autorevole, che è la stanza d’ospedale.
Al Santo Padre la nostra filiale devozione, l’affetto e la riconoscenza di tutti e di ciascuno. E certamente una speciale preghiera che continua!
Orémus pro Pontífice nostro Francisco
Dóminus consérvet eum,
et vivíficet eum,
et beátum fáciat eum in terra,
et non tradat eum in ánimam inimicórum éius.
Preghiamo per il nostro Papa Francesco.
Il Signore Lo conservi,
Gli doni vita e salute,
Lo renda felice sulla terra
e Lo preservi da ogni male.
Il Signore Lo conservi,
Gli doni vita e salute,
Lo renda felice sulla terra
e Lo preservi da ogni male.
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