Leone XIV: “Perseverate nella fede con gioia e coraggio”

La veglia a Tor Vergata, l'incontro del Papa con i giovani provenienti da 146 Paesi per il loro Giubileo

Un Papa che porta a piedi la Croce, accompagnato da un corteo di giovani in rappresentanza di 146 Paesi. Roma, questa sera, è la Capitale della speranza. Tor Vergata, 25 anni dopo l’incontro di Giovanni Paolo II con i giovani durante il Giubileo del Duemila, torna ad essere il motore pulsante di una generazione. Incontrando per la prima volta i giovani del mondo, al culmine del Giubileo a loro dedicato, Papa Leone XIV, in una veglia che si è conclusa con l’adorazione eucaristica sulle note di “Eccomi”, ha chiesto loro di cambiare il mondo con la forza gentile e sovversiva della fede.

“Quanto ha bisogno il mondo di missionari del Vangelo che siano testimoni di giustizia e di pace! Quanto ha bisogno il futuro di uomini e donne che siano testimoni di speranza!”.

“In quest’impegno costante”, Prevost ha affidato ai giovani come stella polare Sant’Agostino e ha consegnato ai giovani una sua preghiera personale: “Grazie, Gesù, per averci raggiunto: il mio desiderio è quello di rimanere tra i Tuoi amici, perché, abbracciando Te, possa diventare compagno di cammino per chiunque mi incontrerà. Fa’, o Signore, che chi mi incontra, possa incontrare Te, pur attraverso i miei limiti, pur attraverso le mie fragilità”. “Attraverso queste parole, il nostro dialogo continuerà ogni volta che guarderemo al Crocifisso: in Lui si incontreranno i nostri cuori”, ha garantito il Pontefice prolungando così indefinitamente l’abbraccio di un magnifico tramonto romano: “Perseverate nella fede con gioia e coraggio. Grazie!”. Tre le domande a cui il Papa ha risposto durante la veglia, in spagnolo, italiano e inglese, incentrate su altrettanti tre temi: amicizia, coraggio e spiritualità. A braccio, ha chiesto di pregare per le due ragazze che hanno trovato la morte mentre viaggiavano verso Roma per il Giubileo e per un ragazzo spagnolo ricoverato al Bambin Gesù. “Vogliatevi bene tra di voi”, l’altro intervento fuori testo, unito all’invito a volersi bene in Cristo:

“L’amicizia può veramente cambiare il mondo. L’amicizia è una strada per la pace”.

“Tra le molte connessioni culturali che caratterizzano la nostra vita, internet e i media sono diventati una straordinaria opportunità di dialogo, incontro e scambio tra le persone, oltre che di accesso all’informazione e alla conoscenza”, l’esordio del Papa, unito ad un’avvertenza importante, sulla scia di Papa Francesco:

“Questi strumenti risultano però ambigui quando sono dominati da logiche commerciali e da interessi che spezzano le nostre relazioni in mille intermittenze”. “Allora le nostre relazioni diventano confuse, sospese o instabili”, perché “quando lo strumento domina sull’uomo, l’uomo diventa merce a sua volta”.

La vita nasce e cresce grazie ai legami, e in questo processo la cultura svolge un ruolo fondamentale: “è il codice col quale interpretiamo noi stessi e il mondo” e il suo vocabolario deve avere a che fare con la verità, non con la menzogna.

“Solo relazioni sincere e legami stabili fanno crescere storie di vita buona”,

ha garantito il Papa. L’esempio scelto è quello di Agostino, giovane dalla vita burrascosa che però non si è accontentato, “non ha messo a tacere il grido del suo cuore”. “Cercava la verità che non illude, la bellezza che non passa”, e l’ha trovata  “incontrando chi già lo stava cercando”: Gesù Cristo, suo amico da sempre. “L’amicizia con Cristo, che sta alla base delle fede, non è solo un aiuto tra tanti altri per costruire il futuro: è la nostra stella polare”, ha affermato Papa Leone citando il beato Pier Giorgio Frassati: “Vivere senza fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta per la Verità non è vivere, ma vivacchiare”.

E poi c’è la scelta per eccellenza, la decisione per la nostra vita: “quale uomo vuoi essere? Quale donna vuoi essere?”.

“A scegliere si impara attraverso le prove della vita, e prima di tutto ricordando che siamo stati scelti”, ha detto Leone XIV: “Abbiamo ricevuto la vita gratis, senza sceglierla! All’origine di noi stessi non c’è stata una nostra decisione, ma un amore che ci ha voluti”. Poi la citazione delle parole pronunciate venticinque anni fa da Giovanni Paolo II, in questo stesso luogo: “È Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare”.

Tra le “scelte radicali e piene di significato”, Papa Leone ha menzionato il matrimonio, l’ordine sacro e la consacrazione religiosa, che “danno senso alla nostra vita”.

Alla distesa interminabile di giovani che ha affollato la spianata dominata dalla Vela di Calatrava, il Papa ha rivelato il segreto per incontrare Gesù, “l’amico che sempre accompagna la nostra coscienza”:

“Ascoltate la sua parola, che è Vangelo di salvezza! Cercate la giustizia, rinnovando il modo di vivere, per costruire un mondo più umano! Servite il povero, testimoniando il bene che vorremmo sempre ricevere dal prossimo! Adorate l’Eucarestia, fonte della vita eterna! Studiate, lavorate, amate secondo lo stile di Gesù, il Maestro buono che cammina sempre al nostro fianco”.

“Ad ogni passo, mentre cerchiamo il bene, chiediamogli: resta con noi, Signore!”, il consiglio di Leone: “Resta con noi, perché senza di Te non possiamo fare quel bene che desideriamo. Tu vuoi il nostro bene; Tu sei il nostro bene. Chi Ti incontra, desidera che anche altri Ti incontrino, perché la tua parola è luce più chiara di ogni stella, che illumina anche la notte più nera”. “Chi crede, non è mai solo”, le parole prese a prestito da Benedetto XVI: “Perciò incontriamo veramente Cristo nella Chiesa, cioè nella comunione di coloro che il Signore stesso riunisce attorno a sé per farsi incontro, lungo la storia, ad ogni uomo che sinceramente lo cerca”.

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Pope Leo XIV celebrates prayer vigil for the Jubilee of Youth
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