In questo triste momento per la perdita di don Pier Emilio desideriamo condividere con tanti altri suoi amici una testimonianza personale che ci può illuminare ulteriormente sul suo impegno pastorale e la sua concezione del ministero sacerdotale in relazione agli altri ministeri che caratterizzano la comunità ecclesiale.
Alla fine degli anni ‘70 don Pier Emilio svolse il suo ministero diaconale nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli sotto la guida amorevole ed illuminata del parroco, don Bruno Speranza. Il suo servizio pastorale fu orientato in particolare verso la catechesi dei ragazzi per l’iniziazione cristiana, l’assistenza ai gruppi giovani di AC e a quella delle coppie di sposi e famiglie di AC.
L’impegno mio e di Elisabetta, nell’Azione cattolica e nella parrocchia, era concentrato proprio su questi ambiti: la catechesi dei ragazzi, l’animazione di un gruppo giovani e la partecipazione attiva al gruppo coppie e famiglie. I rapporti con don Pier Emilio diventarono perciò frequenti e la collaborazione intensa, tanto che crebbe in fretta un’amicizia che il tempo non ha affievolito e che, pur nelle diverse esperienze successive, ci ha accompagnato fino ad oggi.
Non ci soffermiamo qui a sottolineare il suo prezioso contributo nella vita della nostra chiesa locale, che don Pier Emilio ha dimostrato concretamente di amare profondamente. Ci piace solo evidenziare la sua sensibilità nei confronti delle famiglie e l’attenzione al sacramento del matrimonio proprio nel momento della sua scelta personale del sacramento sacerdotale. Per questo, consapevolmente, quando venne il momento, per dare un segnale forte sulla validità ed importanza di entrambe le vocazioni, volle che fosse proprio una coppia a leggere le letture della sua Messa di ordinazione sacerdotale.
Fu così che per la prima volta in una cerimonia solenne, presieduta dal Vescovo Lorenzo Bellomi, l’8 dicembre 1979 nella Cattedrale di San Giusto, una coppia di sposi di AC lesse le due letture di quell’ordinazione sacerdotale come segno tangibile di importanza e vicinanza tra i due sacramenti: tra il ministero sacerdotale e quello laicale/sponsale e, per effetto dell’appartenenza della coppia, anche una particolare attenzione all’esperienza associativa nell’Azione cattolica.
Un invito di don Pier Emilio che Elisabetta ed io accogliemmo con grande entusiasmo e riconoscenza, ma che solo in seguito comprendemmo nel suo significato completo e più profondo.
Grazie Pier Emilio. Riposa in pace
Elisabetta e Mirano