Si è in grado oggi di annunciare il cuore della fede cristiana? La morte e la risurrezione di Cristo diventano annuncio vitale e trovano annunciatori? Da queste provocazioni radicali, emerse con forza dopo l’esperienza della pandemia da Covid-19, l’Ufficio catechistico nazionale ha lanciato l’iniziativa di celebrare a livello regionale i convegni sulla catechesi nel 2024; in questo modo ciascuna regione ecclesiastica può declinare queste domande su tempi e proposte specifiche.
I direttori degli uffici catechistici delle Diocesi del Triveneto si sono interrogati su cosa possa sostenere le comunità cristiane, le catechiste e i catechisti nell’annuncio del cuore della fede (il kerigma) della fede. Si è convinti, infatti, che si può annunciare come lieta notizia solo ciò che fa ardere veramente il cuore. Il battesimo, come immersione nella Pasqua di Cristo, è il dono della fede che lungo tutta l’esistenza dona luce alla vita e motiva il servizio dell’annuncio e della missione personale e della Chiesa.
La scelta è stata così di intrecciare le tappe del convegno con gli appuntamenti che già scandiscono i momenti condivisi tra le Diocesi in Triveneto e di declinare i verbi che, secondo gli insegnamenti di Papa Francesco, portano al discernimento di ciò che si sta vivendo: osservare, interpretare, scegliere, celebrare.
Lo scorso 28 gennaio si è svolto il convegno in occasione dell’annuale giornata di studio per coordinatrici e coordinatori della catechesi e si è tenuta la prima tappa (sul verbo “osservare”): ogni Diocesi si è data appuntamento in uno o più luoghi e, dopo il collegamento iniziale, il lavoro è continuato in alcuni tavoli tematici. Nel momento comune don Carlo Broccardo (direttore dell’Ufficio catechistico di Padova) ha approfondito il senso della vita nuova in Cristo a partire dal Battesimo per le prime comunità cristiane e a partire dalla prima lettera di Pietro mentre don Michele Roselli (direttore dell’Ufficio catechistico di Torino) ha offerto un percorso per riconoscere gli appelli del nostro tempo e la proposta del kerigma della fede. I cinque tavoli tematici sono stati dedicati ad ambiti che fanno parte della catechesi e che hanno bisogno di ritrovare slancio dalla consapevolezza della vita battesimale: il catecumenato degli adulti, la disabilità, la pastorale battesimale, l’iniziazione cristiana dei ragazzi e la catechesi con gli adulti. Si è partiti dalla realtà delle Chiese del Triveneto per riconoscere ciò che si sta vivendo. La tappa del verbo “interpretare” ha coinvolto in diversi momenti i direttori degli Uffici, le équipe e altri collaboratori diocesani per leggere quanto raccolto dalla vita di queste Chiese e comprenderne gli appelli e la ricchezza alla luce del brano dell’incontro tra Filippo e l’eunuco della regina Candace (At 8,26-40) che presenta il paradigma dell’evangelizzazione.
Nel mese di giugno, infine, è stata vissuta la tappa del verbo “scegliere” con varie équipe e i coordinatori della catechesi impegnati nella “tre giorni” di formazione a Nebbiù sul tema specifico dell’iniziazione cristiana. Scegliere non ha voluto, in tal caso, prendere delle decisioni ma evidenziare vie da percorrere, questioni aperte e suggerimenti emersi dalla realtà per orientare il cammino delle comunità e da proporre ai vescovi.
Ora c’è il grande e comune appuntamento di Aquileia in programma sabato 28 settembre per celebrare (ecco l’ultimo verbo del percorso) i diversi passi vissuti e per riconsegnare a tutti la ricchezza di quanto è stato sin qui vissuto.
“Un annuncio che incontra la vita. Riscoprire il Battesimo porta della fede” è il titolo che sintetizza il percorso del convegno regionale della catechesi vissuto in più tappe da gennaio 2024 ad oggi. E quale modo migliore per portare a compimento le varie tappe vissute che ritrovarsi a rinnovare il dono del battesimo che apre a tutta la vita cristiana?
Sabato 28 settembre si daranno così appuntamento nella basilica di Aquileia più di 800 persone tra catechiste, catechisti, preti, diaconi, religiose, religiosi e vescovi provenienti da tutte le Diocesi del Triveneto. Ci si ritroverà alle 10.00 sulla piazza per rinnovare la fede battesimale per poi entrare nel battistero e, successivamente, in basilica: è il cammino compiuto anticamente e ancor oggi dai catecumeni e forse, quasi senza esserne consapevoli, ogni domenica da ciascun credente che, partendo dalla propria vita quotidiana illuminata dalla fede nel Signore risorto, forma insieme agli altri il Suo corpo che si nutre del Pane di vita per poi ritornare a vivere con la forza di Cristo.
In basilica verranno presentati i frutti del convegno vissuto nelle diverse e precedenti tappe. Alle ore 12 sarà celebrata l’Eucaristia, presieduta dal Patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Seguiranno il pranzo al sacco e la visita libera dei luoghi; durante questi momenti sarà, quindi, possibile vivere un tempo di fraternità prima di fare ritorno alle rispettive Diocesi.
Alcuni materiali del Convegno regionale della catechesi sono reperibili su www.conferenzaepiscopaletriveneto.it.