Strada, preghiera, incontri in Vaticano

Sr. Raffaella Petrini, nuova Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ha incontrato i giovani universitari della diocesi di Trieste.

Strada, preghiera, incontro… queste le parole che hanno segnato il pellegrinaggio giubilare della Pastorale universitaria di Trieste dall’1 al 4 marzo a Roma.
STRADA come i 54 chilometri totali percorsi lungo la via Appia antica e per le vie di Roma, PREGHIERA lungo il cammino, durante l’Eucarestia, le lodi, e il Rosario, INCONTRI con tanti testimoni di fede che ci hanno accolto nelle loro case condividendo il loro sapere, le loro scelte, i loro carismi.

Dopo 3 giorni di “cammino preparatorio” siamo arrivati in Vaticano per attraversare la Porta Santa. Le ore in Vaticano sono state ricchissime: abbiamo iniziato con la calorosa accoglienza da parte del parroco di san Pietro, frate Agnello, minore conventuale, che ci ha spiegato la storia della Basilica e ci ha accompagnato nelle Grotte vaticane facendoci arrivare a pregare nel punto più vicino possibile alla tomba di san Pietro. Un incontro affettuoso, colto, arricchente che ci ha fatto entrare in basilica preparati e consapevoli del luogo, della storia e dell’arte che san Pietro è. Il passaggio per la Porta santa e le confessioni disponibili da parte dei frati conventuali minori hanno sugellato il senso del nostro pellegrinaggio. Come all’accoglienza c’è stato frate Agnello sorridente e disponibile, così al commiato dal Vaticano abbiamo incontrato suor Raffaella Petrini, altrettanto sorridente e disponibile nonostante i pressanti impegni lavorativi derivanti dalla carica di cui da soli tre giorni è stata investita.

Dal 1° marzo 2025 suor Raffaella Petrini è il nuovo Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Succede al cardinale Fernando Vérgez Alzaga che ha terminato il suo mandato per raggiunti limiti d’età. Suor Raffaella è una religiosa appartenente all’Istituto delle Suore Francescane dell’Eucarestia. Prima di prendere i voti, ci racconta di aver studiato scienze politiche presso l’Università Luiss di Roma e di aver fatto poi un master negli USA. Il suo amore per la conoscenza e per lo studio l’ha portata a conseguire laurea, master e dottorato e le ha dato la possibilità di insegnare e fare ricerca presso le università pontificie. È un lavoro che lei dichiara di aver amato molto, ma che ora non riesce a coltivare poiché gli impegni si rincorrono numerosi nel corso di una giornata.

Qual è la sua giornata tipo? chiede un universitario. Suor Raffaella risponde che la sua giornata inizia e termina sempre con la preghiera, assolutamente fondamentale per far fronte a un compito di responsabilità come il suo. Poi tante ore di lavoro, di lettura di documenti e di firme. Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano coordina sette direzioni che collaborano per lo svolgimento delle attività istituzionali dello Stato. Una trama che suor Raffaella ci delinea essere molto complessa e necessita di un approccio integrato multidisciplinare, proprio come ovunque oramai: ognuno deve condividere le proprie conoscenze ed esperienze per raggiungere il risultato.

Un altro universitario le chiede come vivere da cristiani in un mondo finalizzato al risultato. E lei spiega proprio il nocciolo del suo mandato. Afferma che ci sono due modelli manageriali: uno di origine anglosassone, più competitivo, ed uno più solidale, di visione umanistica. Sottolinea di credere fermamente in questo secondo modello e lo sviluppo di questo vuole essere parte del suo mandato di Presidente. Circa duemila persone lavorano in Vaticano, e il benessere dei lavoratori è fondamentale, prossimamente verrà anche aperto un asilo nido per i figli dei dipendenti.

Lei, suor Raffaella, ha raggiunto le cariche più alte che una donna fino ad ora abbia mai raggiunto in Vaticano, prima segretaria generale del Governatorato ed ora Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Le è stato chiesto se si può dire che queste posizioni sono frutto dei tempi e del maggior spazio che si vuole lasciare alle donne. Donne e uomini hanno caratteristiche diverse, riconosce suor Raffaella, tutte, però, da ricondurre alla collaborazione reciproca per raggiungere gli obiettivi, comprendendo i rispettivi punti di forza e di debolezza per integrarsi al meglio.

Alla richiesta conclusiva che le viene posta, cioè una parola per i nostri universitari, suor Raffaella risponde con un sorriso, dicendo che la missione di ogni cristiano è portare il Cristo eucaristico nella situazione in cui ci si trova, ridimensionando la portata di ciò che si vorrebbe fare, lavorando con ciò che ci è dato a disposizione, tentando sempre di avere una influenza positiva intorno a noi.

L’incontro si è concluso in un’ora circa, il tempo è volato, è trascorso in serenità, colmo di concetti e di competenza ed ha rappresentato uno sprone personale per ognuno di noi, per i rispettivi impegni di studio e di lavoro e in ambito sociale.

Claudia Colli

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