Omelia del Vescovo Enrico Trevisi per l’Assunta a Monrupino

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Cari fratelli e sorelle,

Amati fratelli e sorelle: Ljubljeni bratje in sestre

Celebrare la solennità di Maria Assunta in cielo significa ritrovare alcuni punti di riferimento importanti per la nostra vita. Ne faccio un elenco, sommario, impreciso, breve, ma invitando tutti a continuare la riflessione.

  1. Non siamo soli.

Spesso la vita è descritta come un combattimento, e spesso ci sembra di essere soli, incompresi, magari anche dai nostri familiari. Comporre le attese della gente, del lavoro, della famiglia, e poi anche quelle attese di benessere individuale che la pubblicità e la cultura ci mettono dentro, ci porta ad una disperata lotta in cui ciascuno sembra essere solo contro tutti. Guardiamo a Maria e sappiamo di non essere soli. E sappiamo di essere capiti nelle nostre fatiche. Ma anche di doverci correggere quando diventiamo individualisti e cinici, diffidenti ed egoisti.

  1. Siamo protetti da Dio. Maria ci insegna a guardare a Dio

Maria non ci abbandona. È la Madre a cui siamo stati affidati. E Maria conosce le nostre debolezze e i nostri peccati. Lei umile ci ha insegnato a fidarci di Dio, che ha guardato l’umiltà della sua serva. Con Maria ci sentiamo benedetti e protetti. Mai soli. Ci fa bene pregare Maria, ci fa bene recitare il rosario, fare un pellegrinaggio. Ci fa percepire dentro una grande famiglia nella quale Dio è presente. Con Lei preghiamo: “ha abbattuto i potenti dai troni. Ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati”. Anche noi come Maria siamo affamati dell’Amore di Dio, della sua giustizia, di rapporti interpersonali più sani, più veri.

  1. Le responsabilità e le fatiche della vita le portiamo insieme

Maria fa la sua parte. Ma poi c’è Gesù che compie il disegno di amore del Padre. E con lo Spirito Santo anche noi siamo chiamati a fare la nostra parte. Non compete a noi risolvere tutti i problemi del mondo: le guerre (in Ucraina, in Terra Santa, in Congo, in Siria), le ingiustizie (quanti lavoratori sfruttati nel mondo, bambini che non sono curati e che non possono andare a scuola…), le dittature (che impediscono anche di professare liberamente la propria fede: pensiamo all’Afganistan, al Nicaragua, alla Cina, alla Corea del Nord…). MA se non siamo chiamati a risolvere noi tutti questi drammi, siamo però chiamati a fare la nostra parte di giustizia, di verità, di solidarietà lì dove viviamo e con le responsabilità che abbiamo. Con lo Spirito santo. Come Maria che si rende docile fino a darci Gesù. Noi docili fino a ridare Gesù al mondo di oggi. Insieme, ma con l’aiuto dello Spirito

  1. A ciascuno compete la propria testimonianza

Maria ci insegna ad accogliere lo Spirito Santo per dare il proprio apporto alla storia di salvezza, al realizzarsi del progetto di Dio che ci vuole fratelli e sorelle. Tutti. Non gli uni contro gli altri, ma gli uni per gli altri. C’è una testimonianza che ci fa unici dentro la storia: è amare quelle persone lì che hai accanto, è collaborare a quella giustizia che è nelle tue possibilità, è dare la tua risposta libera (la tua vocazione) che ti porta a rischiare l’amore dentro le responsabilità che sono tue.

  1. Sappiamo che c’è una meta finale: il Paradiso.

Maria Assunta ci ricorda che abbiamo una meta: il Paradiso. E questa ci rende più coraggiosi, più intraprendenti nel dare la nostra testimonianza. Siccome so che alla fine Dio in Paradiso farà trionfare la giustizia e l’amore, ora sono più libero di affrontare i pericoli e le difficoltà e a schierarmi senza paura in difesa di chi è povero, perseguitato, solo, malato. Le statistiche dicono che sono cresciuti di molto i poveri che sono in mezzo a noi. La geografia ci dice che siamo sulla rotta balcanica con tanti giovani e famiglie che scappano dal loro Paese. L’esperienza ci fa incontrare tante persone sole, anziane, disperate. Sapere che c’è il Paradiso mi rende più libero di vivere fin da adesso la gioia della condivisione e del prendermi cura di chi sta male.

Maria non ci lascia soli. Non solo ci è di esempio. Per il mistero di misericordia di cui è protagonista in modo unico, Maria ci accompagna sempre. Scioglie i nodi delle incomprensioni, ci protegge nelle difficoltà, ci consola quando siamo afflitti per le prove della vita e dei nostri peccati, ci abilita ad una grande solidarietà. A Lei guardiamo con fiducia e con Lei, insieme, riprendiamo il nostro cammino.


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