Il tema della rieducazione della pena è oggi particolarmente urgente, si pensi al fatto che molti condannati sono giovanissimi e spesso di nazionalità straniera e hanno quindi bisogno di trovare il modo di essere inseriti nel contesto sociale e dare nuova speranza alla propria esistenza.
Don Claudio Burgio, da anni, opera presso il carcere minorile Beccaria di Milano e nella comunità Kayròs che accoglie ragazzi con storie difficili.
Il suo desiderio è quello che ciascuno di loro possa riscoprire il proprio valore e possa coltivarlo. Il metodo che segue trova compimento in una parola: fiducia. Dare fiducia al ragazzo affinché questi impari a dare fiducia, a se stesso e agli altri.
Un fatto che ben racconta di questa esperienza è accaduto nel Natale 2022, quando alcuni ragazzi detenuti fuggirono dal carcere di Milano e appiccarono un fuoco nelle celle e nel cortile del penitenziario. «B., uno dei sette “Babbi Natale” evasi, nel corso dell’anno è venuto ad abitare in Kayròs dove i cancelli sono aperti giorno e notte: nei mesi in cui è stato con noi, non si sono registrate fughe». Così racconta don Claudio nel suo libro: “Non vi guardo perché rischio di fidarmi. Storie di cadute e di resurrezione” (ed. San Paolo, 2024).
I ragazzi ritrovano in don Claudio un adulto accogliente, un padre che offra loro uno sguardo sotto cui crescere e di cui fidarsi.
Ma cosa rende possibile uno sguardo di fiducia? E cosa genera questo rapporto?
Don Claudio Burgio sarà presente a Trieste per un incontro nel quale ci testimonierà di questa commovente realtà, giovedì 7/11 alle ore 18.15, presso l’Auditorium del Civico Museo Revoltella in via Armando Diaz n. 27, presentando il suo ultimo libro, accompagnato dall’esperienza e dalla sensibilità dell’avvocato Elisabetta Burla, garante dei diritti dei detenuti a Trieste.
Un’occasione speciale sarà poi riservata ai ragazzi delle scuole superiori: venerdì 8/11 alle ore 10.00, don Claudio Burgio terrà una conferenza nell’Aula Magna del liceo scientifico Galilei di Trieste, partendo dalla provocazione “Non esistono ragazzi cattivi” (tratta dal suo libro che porta lo stesso titolo, ed. Paoline editoriale libri, 2023).
Questa serie di incontri si inserisce nella più ampia proposta culturale sul tema della giustizia, offerta dal Centro Culturale “Mons. Lorenzo Bellomi”, organizzatore anche della scorsa conferenza che ha visto protagonista l’improbabile amicizia tra Agnese Moro e Franco Bonisoli.
Questi appuntamenti sono stati suggeriti dal desiderio di testimoniare che le profonde domande di senso e di giustizia, che vibrano particolarmente nelle nuove generazioni, possono trovare una risposta realmente corrispondente, se accompagnate e valorizzate da uno sguardo pieno di fiducia.
Centro Culturale
“Mons. Lorenzo Bellomi”
Trieste
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