Oltre le grate – Il canto del cigno

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scandura
Pensieri e riflessioni rivolte alla Comunità penitenziaria e detentiva della Casa Circondariale “Ernesto Mari” di Trieste.

È a tutti nota l’espressione “il canto del cigno” che trae origine dall’antica credenza popolare secondo la quale il Cygnus olor, altrimenti detto Cigno muto, per la sua presunta incapacità di emettere suoni, fosse in grado di cantare una struggente e bellissima canzone qualche istante prima di morire. Tale modo di dire è passato poi ad indicare l’ultima espressione degna di nota della vita o della carriera professionale o artistica, prossima al termine, di una persona.

È sotto questa luce che vorrei parlarvi oggi del valore di un Testamento spirituale, che è come la sintesi della vita di una persona e racchiude ciò che ha ritenuto veramente importante e per cui ha speso la vita.

Perché vi parlo di questo? Beh! Alla fine della vita si tirano le somme e si chiede a sé stessi: “Per chi e per che cosa ho vissuto? Cosa è stato veramente importante per me? Cosa vorrei lasciare in mio ricordo?”.

Se questo è il significato di un Testamento spirituale, e poiché ignoriamo il giorno della nostra dipartita, credo che sia cosa buona, scriverlo; questo ci aiuta a fare verità nel nostro cuore, a capire cosa conta veramente per noi e se per caso dobbiamo aggiustare un po’ “il tiro” prima che sia troppo tardi.

Vi confido una cosa: ultimamente è così grande il desiderio del Cielo che mi arde nel cuore che, giudicando questo sentimento come un preludio di una mia possibile imminente dipartita da questa terra, ho anch’io scritto il mio Testamento spirituale.

Oh, non pensate che io non ami la vita, o sia una persona depressa, chi mi conosce sa che sono piena di gioia e di allegria, il fatto è che Dio ha messo nel mio cuore una profonda nostalgia di vederlo senza più veli. Comunque nell’attesa della Sua venuta, che non so affatto quando sarà, lavoro alacremente per il Regno di Dio, ciò che conta è avere Gesù nel cuore e poi il Paradiso inizia già su questa terra.

Ma, tornando al Testamento spirituale, io credo che faccia molto bene fermarsi e dire: se oggi dovessi tornare alla Casa del Padre, cosa vorrei consegnare ai miei Fratelli e Sorelle? Tu cosa scriveresti nel tuo testamento spirituale?

Sr. Ch. Cristiana Scandura osc


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